2009-10-01 14:57:32

I vescovi boliviani: no alla strumentalizzazione politica della Messa


La Chiesa non accetta che il sacramento dell’Eucaristia possa essere usato e manipolato per interessi politici. Così si legge in una breve ma ferma nota dell’episcopato boliviano di ieri, seguita alle dichiarazioni del candidato alle presidenziali del 9 dicembre prossimo, Manfred Reyes Villa, che si apprestava a dare inizio ai suoi comizi politici con la celebrazione della Santa Messa. Parlando con il quotidiano locale “El Deber”, il politico ha anche assicurato che nel corso della sua campagna si propone di far sì che l’Eucaristia sia celebrata in tutti i luoghi possibili. “Il magistero insegna - si legge nella nota episcopale - che l’Eucaristia è l’azione sacra per eccellenza e in essa il popolo glorifica Dio e Lui santifica questo suo popolo nutrendolo con il Pane della Vita". Secondo i presuli, è proprio questa la ragione fondamentale, ricordata nel concilio Vaticano II (Cf. Sacrosanctum Concilium Vaticano II), in virtù della quale la Chiesa cattolica non si può mai prestare a un uso politico di questo sacramento. Bisogna ricordare che già lo scorso 23 settembre i presuli boliviani, in una loro esortazione in occasione dell’apertura della campagna elettorale, avevano messo in guardia sui pericoli di manipolazione della religione per scopi politici: “E’ fondamentale - scrivevano - garantire la libertà di espressione e di comunicazione, vera e mai sottoposta alla coercizione e alle ideologie che fanno ricorso ad ogni tipo di manipolazione anche, talvolta, in nome di Dio e della Chiesa”. Inoltre, dopo aver osservato ancora una volta che la Chiesa boliviana non offre soluzioni tecniche né tantomeno partitiche, i presuli sottolinevano il loro essere mossi solo dal desiderio di dare un contributo alla riflessione etica ed evangelica “poiché, alla fine, ogni atto umano, personale e sociale ha sempre delle implicanze etiche ineludibili”. I vescovi in primo luogo invitano a votare e chiedono che nessun cittadino sia indifferente di fronte all’importante e delicata scelta che sono chiamati a fare per i prossimi cinque anni e, al contempo, si complimentano con la cittadinanza, iscrittasi massicciamente nei nuovi registri elettorali, che, questa volta, includono i cosiddetti "parametri biometrici" (come ad esempio la foto). Ciò, tra l’altro, accrescerà fortemente la trasparenza e la correttezza del processo di votazione evitando situazioni illegali tipiche del passato. D’altra parte i presuli chiedono a tutti, in particolare ai politici candidati e ai mass media, di lavorare sempre in favore del rafforzamento delle istituzioni democratiche. Quest’ultima nota dell’Ufficio stampa dell’episcopato conclude ribadendo a tutti i candidati e a tutti i politici la richiesta di rispettare il senso religioso del popolo boliviano e di non intraprendere mai iniziative che facciano uso inadeguato dei simboli e dei luoghi religiosi. (A cura di Luis Badilla)







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