2009-10-01 15:00:03

A Dublino un seminario sulla violenza nella società irlandese


I vescovi irlandesi, preoccupati dal dilagare della violenza nella società, sottolineano l’urgenza di sostituire “la cultura della violenza con un rinnovato senso di giustizia, di responsabilità e di comunità” e sollecitano l’intervento della società civile. Lo ha detto il vescovo ausiliare di Dublino, mons. Eamonn Oliver Walsh, all’apertura dei lavori di un incontro a tema all’istituto Mater Dei della città, organizzato dalla Commissione giustizia e affari sociali della Conferenza episcopale irlandese. La riunione è stata convocata per ascoltare le testimonianze di tutti coloro che nella Chiesa si sono impegnati a mettere in pratica le indicazioni espresse nel documento “Violenza nella società irlandese: verso una ecologia di pace”, pubblicato l’anno scorso. E proprio con questa pubblicazione la Commissione ha raggiunto l’obiettivo di fornire un quadro del problema. All’incontro erano presenti rappresentanti delle comunità di base e delle organizzazioni di volontariato impegnate contro la violenza. Il vescovo Walsh ha sottolineato che la necessità per tutti “di avere un ruolo attivo nella lotta alla violenza. Il governo e le forze di sicurezza non possono avere tutti i mezzi appropriati per sradicare il fenomeno. Per raggiungere il traguardo, la società  civile deve riscoprire i valori che ora corrono il pericolo di essere dimenticati:  l'amore per il prossimo e il rispetto per la vita umana”. Durante il meeting il giornalista Paul Reynolds, corrispondente da Dublino di un’emittente televisiva, ha sottolineato come l’indice di violenza aumenta tra i giovani quando gli adulti che sono nelle loro vicinanze non svolgono bene il proprio ruolo e non danno ai ragazzi esempi di onestà. La rappresentante del Centro di  ricerca  sui  fanciulli presso il Trinity College di Dublino, Stephanie Holt, ha spiegato  che “i fanciulli sono spesso le vittime dimenticate e silenziose della violenza, un problema che, frequentemente ed erroneamente, è considerato solo nella prospettiva degli adulti”. Il sovrintendente della polizia  di  Dublino, Pat Leahy, ha  illustrato  i metodi  della  polizia  per  recuperare i ragazzi di  strada  e  reprimere il  crimine. (V.F.)







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