A Dublino un seminario sulla violenza nella società irlandese
I vescovi irlandesi, preoccupati dal dilagare della violenza nella società, sottolineano
l’urgenza di sostituire “la cultura della violenza con un rinnovato senso di giustizia,
di responsabilità e di comunità” e sollecitano l’intervento della società civile.
Lo ha detto il vescovo ausiliare di Dublino, mons. Eamonn Oliver Walsh, all’apertura
dei lavori di un incontro a tema all’istituto Mater Dei della città, organizzato dalla
Commissione giustizia e affari sociali della Conferenza episcopale irlandese. La riunione
è stata convocata per ascoltare le testimonianze di tutti coloro che nella Chiesa
si sono impegnati a mettere in pratica le indicazioni espresse nel documento “Violenza
nella società irlandese: verso una ecologia di pace”, pubblicato l’anno scorso. E
proprio con questa pubblicazione la Commissione ha raggiunto l’obiettivo di fornire
un quadro del problema. All’incontro erano presenti rappresentanti delle comunità
di base e delle organizzazioni di volontariato impegnate contro la violenza. Il vescovo
Walsh ha sottolineato che la necessità per tutti “di avere un ruolo attivo nella lotta
alla violenza. Il governo e le forze di sicurezza non possono avere tutti i mezzi
appropriati per sradicare il fenomeno. Per raggiungere il traguardo, la società civile
deve riscoprire i valori che ora corrono il pericolo di essere dimenticati: l'amore
per il prossimo e il rispetto per la vita umana”. Durante il meeting il giornalista
Paul Reynolds, corrispondente da Dublino di un’emittente televisiva, ha sottolineato
come l’indice di violenza aumenta tra i giovani quando gli adulti che sono nelle loro
vicinanze non svolgono bene il proprio ruolo e non danno ai ragazzi esempi di onestà.
La rappresentante del Centro di ricerca sui fanciulli presso il Trinity College
di Dublino, Stephanie Holt, ha spiegato che “i fanciulli sono spesso le vittime dimenticate
e silenziose della violenza, un problema che, frequentemente ed erroneamente, è considerato
solo nella prospettiva degli adulti”. Il sovrintendente della polizia di Dublino,
Pat Leahy, ha illustrato i metodi della polizia per recuperare i ragazzi di
strada e reprimere il crimine. (V.F.)