2009-09-29 14:51:10

Speranza e solidarietà dei giovani di Kirkuk ai rifugiati cristiani in Iraq


Cinque giorni di preghiera e di solidarietà in un luogo dove la gente non ha nulla, privata anche della sua dignità. È la testimonianza rilasciata al Sir di suor Anna dell’arcidiocesi di Kirkuk, in Iraq che insieme a 80 giovani ha portato la speranza alle famiglie cristiane del villaggio di Levo, vicino alla frontiera turca. I ragazzi, appartenenti alla fraternità Emmaus di Kirkuk, hanno constatato la condizione in cui versa la popolazione: non ci sono scuole, ospedali, mezzi di trasporto e lavoro. In un villaggio in cui molte famiglie cristiane di Mosul e Baghdad hanno trovato rifugio dalla violenza settaria manca la pastorale, la catechesi ed esiste soltanto una chiesa dove la Santa Messa è celebrata solo la domenica, denuncia suor Anna. In questi cinque giorni i giovani della fraternità hanno aiutato queste persone a pregare, dialogare e soprattutto a sperare, attraverso tante attività e con gesti concreti come le visite alle famiglie più bisognose, portando loro aiuti concreti. “L’Iraq di oggi non è solo odio e violenza ma esprime anche gesti di bene e di solidarietà”, conclude suor Anna. (M.P)







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