2009-09-29 16:03:04

La Messa presieduta dal cardinale Rodé nell'arcidiocesi romena di Alba Iulia, a conclusione delle feste per il millennio di fondazione


La Solennità odierna di San Michele Arcangelo ha visto il cardinale Franc Rodé, prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, presiedere in veste di Inviato Speciale di Benedetto XVI ai festeggiamenti a conclusione del Millennio dell’Arcidiocesi di Alba Iulia, nella regione romena della Transilvania. Fondata nel 1009 da Santo Stefano I re d’Ungheria proprio con il nome di Transilvania, Alba Iulia è stata una delle dieci sedi vescovili fondate dal Santo sovrano magiaro. Oggi l’arcidiocesi di Alba Iulia conta 441 mila fedeli distribuiti in 271 parrocchie (dati del 2002).  La nostra cultura, è stata una delle esortazioni del cardinale Rodé all'omelia della Messa, “è segnata dagli innumerevoli problemi e drammi generati da un materialismo economicista - ancor più in questo periodo di crisi - che diventa sempre più sfrontato e aggressivo”. La nostra storia, ha soggiunto, “è marcata dalle ingiustizie enormi e dalle violenze che vengono generate nella vita dei singoli e dei popoli da una concezione della libertà svincolata dalla verità e da ogni norma morale”. E’ in questo contesto, ha affermato con forza, che va annunciata la verità del vangelo. “La verità cristiana - ha osservato l’Inviato del Papa - non è una teoria astratta, ma anzitutto la persona vivente del Signore Gesù che vive Risorto in mezzo ai suoi. Le nostre comunità cristiane, quindi, la vostra comunità diocesana di Alba Iulia – ha concluso - deve maturare nella sua coscienza e nella sua prassi la capacità di essere ‘luogo della verità’ in cui il magistero dei pastori, il sensus fidei del popolo di Dio, la ricerca di ciascuno, convergano in una comprensione vitale e in un annuncio incisivo della verità di Dio in Gesù Cristo sull’uomo”. (A cura di Alessandro De Carolis) 







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