La voce del Sud del mondo alla 64.ma Assemblea generale dell'Onu
Nel corso della 64.ma Assemblea Generale dell’Onu, a New York, i delegati dei Paesi
del sud del mondo hanno discusso di tre temi in particolare: lo sviluppo, la pace
e la sicurezza. Temi collegati alla necessità di una riforma delle istituzioni delle
Nazioni Unite e di un’azione concertata per far fronte agli effetti della crisi economica
internazionale, sul tavolo anche il surriscaldamento del pianeta e il bisogno di coinvolgere
i Paesi in via di sviluppo. Importanti gli interventi di alcuni rappresentanti come
il primo ministro kenyano Raila Amollo Odinga per il quale “il mondo – si legge sull'agenzia
Misna - non può più continuare a tenere ai margini un continente come l’Africa nel
quale vivono quasi un miliardo di persone”. “È impossibile – ha continuato - trovare
soluzioni sostenibili rispetto alle tante sfide che ci fronteggiano, se a una parte
così importante della popolazione del pianeta vengono concessi così poca voce e un
ruolo così poco incisivo nella ricerca della pace”. Gli effetti dei cambiamenti climatici
sono stati al centro dell’intervento del premier del Bangladesh, Sheikh Hasina, il
cui Paese è stato più volte devastato da disastrose calamità naturali dovute al passaggio
di cicloni. Hasina ha parlato dei rischi di una "perdita di identità" per le popolazioni
sconvolte da quei fenomeni.(B.C.)