Il testo del Messaggio rivolto del Papa ai giovani al termine della Messa a Praga
Cari giovani!
Al termine di questa celebrazione, mi rivolgo direttamente a
voi e innanzitutto vi saluto con affetto. Siete venuti numerosi da tutto il Paese
e anche dai Paesi vicini; vi siete “accampati” qui ieri sera e avete pernottato nelle
tende, facendo insieme un’esperienza di fede e di fraternità. Grazie per questa vostra
presenza, che mi fa sentire l’entusiasmo e la generosità che sono propri della giovinezza.
Con voi anche il Papa si sente giovane! Un ringraziamento particolare rivolgo al vostro
rappresentante per le sue parole.
Cari amici, non è difficile costatare che
in ogni giovane c’è un’aspirazione alla felicità, talvolta mescolata ad un senso di
inquietudine; un’aspirazione che spesso però l’attuale società dei consumi sfrutta
in modo falso e alienante. Occorre invece valutare seriamente l’anelito alla felicità
che esige una risposta vera ed esaustiva. Nella vostra età infatti si compiono le
prime grandi scelte, capaci di orientare la vita verso il bene o verso il male. Purtroppo
non sono pochi i vostri coetanei che si lasciano attrarre da illusori miraggi di paradisi
artificiali per ritrovarsi poi in una triste solitudine. Ci sono però anche tanti
ragazzi e ragazze che vogliono trasformare, come ha detto il vostro portavoce, la
dottrina nell’azione per dare un senso pieno alla loro vita. Vi invito tutti a guardare
all’esperienza di sant’Agostino, il quale diceva che il cuore di ogni persona è inquieto
fino a quando non trova ciò che veramente cerca. Ed egli scoprì che solo Gesù Cristo
era la risposta soddisfacente al desiderio, suo e di ogni uomo, di una vita felice,
piena di significato e di valore (cfr Confessioni I,1,1).
Come ha fatto
con lui, il Signore viene incontro a ciascuno di voi. Bussa alla porta della vostra
libertà e chiede di essere accolto come amico. Vi vuole rendere felici, riempirvi
di umanità e di dignità. La fede cristiana è questo: l’incontro con Cristo, Persona
viva che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva. E quando
il cuore di un giovane si apre ai suoi divini disegni, non fa troppa fatica a riconoscere
e seguire la sua voce. Il Signore infatti chiama ciascuno per nome e ad ognuno vuole
affidare una specifica missione nella Chiesa e nella società. Cari giovani, prendete
consapevolezza che il Battesimo vi ha resi figli di Dio e membri del suo Corpo che
è la Chiesa. Gesù vi rinnova costantemente l’invito ad essere suoi discepoli e suoi
testimoni. Molti di voi li chiama al matrimonio e la preparazione a questo Sacramento
costituisce un vero cammino vocazionale. Considerate allora seriamente la chiamata
divina a costituire una famiglia cristiana e la vostra giovinezza sia il tempo in
cui costruire con senso di responsabilità il vostro futuro. La società ha bisogno
di famiglie cristiane, di famiglie sante! Se poi il Signore vi chiama a seguirlo
nel sacerdozio ministeriale o nella vita consacrata, non esitate a rispondere al suo
invito. In particolare, in quest’Anno Sacerdotale, mi appello a voi, giovani: siate
attenti e disponibili alla chiamata di Gesù ad offrire la vita al servizio di Dio
e del suo popolo. La Chiesa, anche in questo Paese, ha bisogno di numerosi e santi
sacerdoti e di persone totalmente consacrate al servizio di Cristo, Speranza del mondo.
La
speranza! Questa parola, su cui torno spesso, si coniuga bene con giovinezza. Voi,
cari giovani, siete la speranza della Chiesa! Essa attende che voi vi facciate messaggeri
della speranza, com’è avvenuto l’anno scorso, in Australia, per la Giornata Mondiale
della Gioventù, grande manifestazione di fede giovanile, che ho potuto vivere personalmente
e alla quale alcuni di voi hanno preso parte. Molti di più potrete venire a Madrid,
nell’agosto 2011. Vi invito fin da ora a questo grande raduno dei giovani con Cristo
nella Chiesa.
Cari amici, grazie ancora per la vostra presenza e grazie per
il vostro dono: il libro con le foto che raccontano la vita dei giovani nelle vostre
diocesi. Grazie anche per il segno della vostra solidarietà verso i giovani dell’Africa,
che mi avete voluto consegnare. Il Papa vi chiede di vivere con gioia ed entusiasmo
la vostra fede; di crescere nell’unità tra di voi e con Cristo; di pregare e di essere
assidui nella pratica dei Sacramenti, in particolare dell’Eucaristia e della Confessione;
di curare la vostra formazione cristiana rimanendo sempre docili agli insegnamenti
dei vostri Pastori. Vi guidi su questo cammino san Venceslao con il suo esempio e
la sua intercessione, e sempre vi protegga la Vergine Maria, Madre di Gesù e Madre
nostra. Vi benedico tutti con affetto!