2009-09-27 13:01:18

Padre Lombardi: il Papa ha messo la speranza al centro del suo viaggio apostolico nella Repubblica Ceca


Quando siamo giunti a metà del viaggio apostolico di Benedetto XVI nella Repubblica Ceca sono già evidenti i grandi temi che il Papa sta proponendo ai fedeli e al popolo ceco: verità, fede, libertà e in particolare speranza. Un tema, quest’ultimo, al quale il Santo Padre ha dedicato l’omelia nella Messa di stamani a Brno e su cui si sofferma il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, intervistato da Alessandro Gisotti:RealAudioMP3

R. – Mi sembra chiaro che la speranza è il tema centrale di questo viaggio: è un tema anche caratteristico di questo Pontificato, basti pensare all’Enciclica "Spe salvi" dedicata – appunto – alla speranza. Il Papa si rende conto che nel nostro tempo ce n’è un grande bisogno, ce n’è una grandissima sete e può essere uno dei grandi contributi che la fede può dare, perché è capace di alimentare una grande speranza che va al di là delle piccole speranze che sono molto caduche e che alimentano le nostre giornate ma con un orizzonte corto. Invece, la grande speranza, quella che non muore mai, quella che guarda veramente lontano e alimenta e fonda le altre, è da risvegliare e nessuno – probabilmente – come i cristiani che credono in Gesù Cristo Risorto, possono alimentarla. Sulla spianata della Messa c’è una meravigliosa, grandissima àncora messa di lato; ora l’àncora, nella Lettera agli Ebrei, è proprio la descrizione della speranza. Noi abbiamo la speranza come un’àncora che è lanciata nel cielo, dove è Gesù Cristo insieme a Dio Padre, e lì noi attacchiamo con grande forza e sicurezza la nostra speranza, quella che ci sostiene e ci anima in tutta la nostra vita.
 
D. – Tra gli incontri e gli eventi di ieri, il Papa ha pronunciato un appassionato discorso parlando al Corpo diplomatico, sulla libertà; anzi, parafrasando l’ultima Enciclica del Santo Padre, sulla “libertà nella verità” …
 
R. – Effettivamente, il discorso fatto ieri dal Papa ha ripreso – in un certo senso – e rinnovato i grandi temi della responsabilità nella libertà, che erano propri di Giovanni Paolo II a popoli che riprendevano in mano la libertà. Ora, nel Pontificato di Benedetto XVI noi sappiamo bene come anche i fondamenti del retto uso della libertà e della responsabilità nella verità siano fondamentali. Quindi, bisogna riconoscere che c’è una ragione capace di raggiungere la verità, riconoscere il contributo che anche la fede può dare alla conoscenza di questa verità per fondare i valori, fondare i riferimenti su cui è pensabile anche una vita, una società, un mondo ordinato e non confuso perché vi regna l’arbitrarietà. Ecco, questo tema della verità è caratteristico del Pontificato ed è molto importante, ed è bello come il Papa lo abbia sviluppato anche nel contesto dell’Europa, dicendo: “L’Europa dev’essere una casa”, perché nella cultura, nello spirito con cui noi costruiamo la comunità, questo non è solo un continente, ma è un luogo in cui noi ci riconosciamo e viviamo insieme dei valori”.
 
D. – In tutti gli interventi, discorsi ed omelie del Papa c’è questa premura per rinnovare le ragioni della fede in una terra dalle salde radici cristiane che però si confronta anche con uno spiccato processo di secolarizzazione …
 
R. – E’ vero. Però, vivendo la Messa di questa mattina con oltre 100 mila persone attorno all’Eucaristia, uno dice: siamo certamente in una terra secolarizzata, ma è una terra in cui c’è anche una comunità cristiana molto viva, piena di fede e piena di speranza che può dare un contributo cordiale alla società in cui vive. A me pare che il tema della presenza serena, cordiale, pieno non solo di speranza ma anche di carità operativa, che la Chiesa, la comunità dei credenti possono dare nella società, sia un tema anche caratteristico di questo viaggio del Santo Padre e che può veramente aiutare a stabilire un clima di fiducia reciproca e di collaborazione tra la Chiesa e la società che la ospita.







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