Rilanciare la grande speranza: l’editoriale di padre Lombardi sul viaggio del Papa
nella Repubblica Ceca
Il viaggio di Benedetto XVI nella Repubblica Ceca è un evento che porta speranza non
solo ai fedeli, ma a tutto il popolo ceco. Su questa speranza, radicata in Cristo,
si sofferma padre Federico Lombardi nell’editoriale per Octava Dies,
il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano:
“Io non so
che cosa sia un miracolo. Ma se c’è un miracolo, è questo. Io pochi mesi fa ero in
carcere e ora sto ricevendo qui a Praga il Papa della Chiesa cattolica”. Così Vaclav
Havel riceveva Giovanni Paolo II il 21 aprile 1990, all’arrivo del suo primo viaggio
nella Repubblica Ceca, il primo in un paese postcomunista, dopo la “rivoluzione di
velluto” e il crollo del muro di Berlino. Tempo di nuovi orizzonti e di grandi speranze.
Una società da ricostruire nella libertà e nella responsabilità. Altre due volte lo
stesso Papa ritornò nel Paese per ribadire e offrire di nuovo i suoi grandi messaggi.
La storia ha continuato a camminare. Le speranze di allora si sono realizzate? Probabilmente
in parte sì. Certamente in parte no o non ancora. Venti anni sono passati e il Successore
ritorna a Praga. Certamente parlerà di speranza: è un tema che gli è caro e familiare,
perché risponde ad attese profonde dell’umanità di questo tempo. Nella sua Enciclica
sulla speranza egli ha fatto una profonda distinzione, fra le “piccole” speranze e
la “grande” speranza, quella che può dare un senso e un’anima a tutte le altre, affinché
non si disperdano e si inaridiscano. La grande speranza può guardare e andare lontano
perché ha un fondamento solido, che non va dimenticato, trascurato o peggio negato.
Parliamo di Dio. Ricordandoci di lui possiamo contribuire a rilanciare la grande speranza.