Nella ormai lunga crisi politica e istituzionale dell'Honduras, dopo la destituzione
lo scorso 28 giugno del Presidente Manuel Zelaya, dopo i due morti che si sono registrati
nelle ultime proteste, oggi arrivano notizie che alimentano le speranze di una soluzione
diplomatica e che rendono meno incandescente la situazione nel Paese. Ce ne parla
Luis Badilla:
Il presidente
ad interim Roberto Micheletti ha accettato di riprendere il dialogo con il governante
destituito attualmente "ospite" dell'ambasciata del Brasile a Tegucigalpa, dove ha
ricevuto la visita di diversi esponenti politici e del vescovo ausiliare della capitale
mons. Juan José Pineda Fasquelle, in assenza del cardinale arcivescovo Oscar Rodriguez
Maradiaga attualmente all'estero. Mons. Pineda non ha fornito alla stampa nessun dettaglio
sull'incontro limitandosi a dire che ha voluto "dare un contributo al dialogo". Intanto
la diplomazia internazionale è al lavoro e trova un importante sostegno nel comportamento
dei principali 4 candidati alle presidenziali che, di fatto, stanno svolgendo un ruolo
di moderazione rilevante. Lo stesso si può dire per quanto riguarda il Presidente
del Costa Rica, Oscar Arias, e il Vice presidente del Panama Juan Carlos Varela, che
sono tornati a Tegucigalpa sponsorizzati dall'ex Presidente americano Jimmy Carter
per parlare con Micheletti. Proprio questi colloqui, in corso in queste ore, hanno
fatto slittare di un giorno l'arrivo del Segretario generale dell'Organizzazione degli
Stati Americani (OSA) e di altri ministri degli Esteri latinoamericani. Da quest’intreccio
di colloqui potrebbe sorgere una via di sbocco alla crisi ma certamente non sarà possibile
prima di almeno 24 ore.