L’importanza dell’annunciato Sinodo per il Medio Oriente nelle parole del Patriarca
di Cilicia degli Armeni Cattolici Nerses Bedros XIX
L’annuncio fatto sabato scorso dal Papa di una prossima Assemblea Speciale del Sinodo
dei Vescovi per il Medio Oriente è stato accolto con grande entusiasmo. Si terrà dal
10 al 24 ottobre 2010 sul tema “La Chiesa cattolica in Medio Oriente: comunione e
testimonianza”. Si tratta di un evento storico di cui la nostra collega del programma
arabo Jamal Ward ha parlato con Sua Beatitudine Nerses Bedros XIX, Patriarca
di Cilicia degli Armeni Cattolici:
"Il sinodo
che il Papa ha proclamato sabato scorso per le Chiese cattoliche del Medio Oriente
è un evento storico. E’ la prima volta nella storia della Chiesa che c’è un sinodo
a questo livello. E’ stato deciso dopo che il Papa è venuto in Medio Oriente, dopo
l’ultimo viaggio che ha fatto in Giordania e in Terra Santa. Il Papa ha accettato
la proposta che avevamo fatto negli ultimi Sinodi dei vescovi. E questo è per noi
un motivo di speranza affinché noi lavoriamo di più sulla comunione e la testimonianza
per le nostre Chiese, perché se non c’è comunione la nostra testimonianza è indebolita.
Poi, dobbiamo anche pensare che abbiamo i nostri fratelli cristiani che non sono cattolici
e le nostre relazioni con loro devono essere più forti e dare una testimonianza dell’unità
dei cristiani. La testimonianza per quanto riguarda le altre religioni è molto importante
perché gli altri vedono che i cristiani, anche se non sono uniti completamente, sono
però uniti in varie forme, in vari compiti per il bene della società e del mondo.”
Il
Papa ha annunciato il Sinodo definendolo “un fraterno incontro”. Sua Beatitudine Nerses
Bedros XIX sottolinea, dunque, l’importanza di questo incontro anche in relazione
alle altre religioni:
“Per noi in Medio Oriente le altre religioni che
incontriamo sono soprattutto l’islam e l’ebraismo. Anche questo è un punto importante
che dobbiamo studiare più a fondo. Noi viviamo con loro da più di 10 secoli, con i
musulmani da 13 secoli e con gli ebrei da 20 secoli. E’ importante anche trovare una
lingua che ci unisca e dei principi basati sull’uomo e sul bene della società. Per
noi è importante tutto questo per far regnare di più la pace in Medio Oriente, che
da più di 60 anni non ha avuto un anno di pace, un anno senza guerra. Questo non lo
possiamo fare da soli, abbiamo bisogno anche dell’aiuto di tutte le nazioni del mondo,
almeno di quelle più importanti e più ascoltate.”
Tra
i tanti aspetti della complessa realtà del Medio Oriente c’è quello delle migrazioni.
Ecco la riflessione del Patriarca di Cilicia degli Armeni Cattolici su questo fenomeno:
“L’emorragia
dell’emigrazione ci ha toccato profondamente. Oggi l’emigrazione è diventata un fenomeno
che ci ha scosso moltissimo perché la maggior parte dei nostri fedeli vive fuori del
territorio patriarcale, cioè fuori dell’Oriente, perciò anche i vescovi che sono nella
diaspora saranno invitati a questo Sinodo. Lo scopo è di dare un segno di speranza
alle nostre Chiese, ai nostri fedeli. Chiediamo a tutti di pregare per noi affinché
lo Spirito Santo ci guidi e ci aiuti e ci mostri la via giusta.”