2009-09-24 12:19:19

Incontro a Roma sulla "Caritas in veritate". L’economista Flavio Felice: Benedetto XVI ci esorta a lavorare per uno sviluppo amico della persona


Organizzato dal Centro Studi Tocqueville-Acton e dal ministero italiano per i Beni e le Attività culturali si tiene oggi pomeriggio a Roma, presso la Sala Convegni Santa Marta, un incontro sull’Enciclica “Caritas in veritate”. Intervengono il ministro della cultura, Sandro Bondi, il presidente del Censis, Giuseppe De Rita, il teologo della Lateranense, don Massimo Serretti, e l’economista Flavio Felice, docente alla Lateranense e alla Luiss, e presidente del Centro Studi Tocqueville-Acton. Al prof. Felice, Alessandro Gisotti ha chiesto di contestualizzare l’Enciclica nell’attuale dibattito sulla crisi economica mondiale all'Onu e al G20 di Pittsburgh:RealAudioMP3

R. – Questa Enciclica si inserisce nel dibattito intorno ad una nuova visione dell’economia, in seguito alle note vicende legate alla crisi internazionale, con un approccio del tutto nuovo. Offre al dibattito politologico, al dibattito economico, dei contenuti nuovi, che la scienza economica ha spesso trascurato: penso al tema dell’impresa come comunità di uomini, come comunità di lavoro; penso al tema della fiducia, intesa come strumento attraverso il quale il mercato possa operare nel miglior modo possibile. Quali sono i frutti? I frutti sono che oggi non si parla di economia se non a partire da questi concetti.

 
D. – Ecco, in questi giorni, alle Nazioni Unite, al G20 di Pittsburgh, si discute sulle ricette per uscire dalla crisi economica. Il Papa, nella "Caritas in veritate", indica da dove ripartire: da uno sviluppo integrale della persona...

 
R. – Sì, questo è un tema che è molto caro a tutta la Dottrina sociale della Chiesa. Lo sviluppo integrale era caro a Paolo VI nella "Populorum Progressio", a Giovanni Paolo II nella "Sollecitudo rei socialis" e, giustamente, anche in "Caritas in veritate", che aggiorna le due precedenti Encicliche. Non sono i soldi e non è il Pil l’indicatore unico per comprendere la crescita economica mondiale, bensì vi sono altre condizioni, altre caratteristiche, altri indicatori. Questi altri indicatori devono tener conto della riflessione antropologica di Benedetto XVI, che era già presente ovviamente in Giovanni Paolo II. Ecco, perché parliamo di sviluppo integrale della persona. L’integralità è data dal fatto che la dimensione dell’uomo non è una dimensione unicamente economica, unicamente politica, unicamente sociologica, unicamente spirituale: è integrale! La nostra dimensione spirituale si realizza nel mondo, la nostra dimensione economica si realizza nella relazione con gli altri e tutto ciò rende ovviamente molto complesso, molto difficile, il lavoro di chi si occupa delle cose del mondo, ma è proprio questo che siamo chiamati a considerare.







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