Assolutamente senza fondamento insinuare che il Papa fosse stato informato sulle
posizioni del vescovo Williamson: così, padre Lombardi a proposito di una trasmissione
della tv svedese
A proposito delle notizie che circolano sulla nuova trasmissione della televisione
svedese dedicata al “caso Williamson”, in risposta ad alcune domande dei giornalisti
il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha dichiarato che
“è assolutamente senza fondamento affermare o anche solo insinuare che il Papa fosse
stato antecedentemente informato sulle posizioni di Williamson”. Il servizio di Alessandro
Gisotti:
Padre Federico
Lombardi ha ricordato innanzitutto che già nella Nota della Segreteria di Stato del
4 febbraio scorso è stato "negato chiaramente" che il Papa fosse stato informato delle
posizioni di Williamson. Una nota, ha rammentato, “che esprime anche nel modo più
netto la radicale dissociazione del Papa e della Chiesa cattolica nei confronti di
ogni posizione antisemita o negazionista dell’Olocausto”. Inoltre, ha detto ancora
padre Lombardi, “la lettera del Papa ai vescovi, del 10 marzo scorso, ha messo un
punto fermo su tutta la questione e non vi è quindi motivo di riaprirla”. Il Papa,
ha detto il direttore della Sala Stampa, “ha spiegato il senso della remissione della
scomunica come gesto per favorire l’unità della Chiesa e allo stesso tempo ha mostrato
la totale infondatezza delle accuse a lui dirette di mancanza di rispetto per il popolo
ebraico; ha anche riconosciuto con semplicità i limiti nella comunicazione vaticana
interna ed esterna”. Inoltre, ha osservato, il Papa “ha provveduto a un nuovo status
della Commissione Ecclesia Dei, proprio per garantire un migliore e più sicuro modo
di procedere nelle questioni relative ai rapporti con i tradizionalisti”. “Rilanciare
il ‘caso Williamson’ – ha concluso padre Lombardi - non può quindi servire ad altro
che a continuare a creare confusione senza motivo”.