“L’amore di Cristo è la nostra forza”: Benedetto XVI sabato prossimo nella Repubblica
ceca, nel 20.mo anniversario della caduta del comunismo
Presentazione stamane nella Sala stampa vaticana del prossimo viaggio apostolico di
Benedetto XVI nella Repubblica Ceca, in programma da sabato 26 a lunedì 28 settembre,
ricorrenza di San Venceslao, patrono della nazione. Tre giorni con tanti appuntamenti,
che sono stati illustrati nel dettaglio ai giornalisti dal direttore della Sala Stampa,
padre Federico Lombardi. Il servizio di Roberta Gisotti:
“L’amore
di Cristo è la nostra forza”, questo il motto che accompagnerà Benedetto XVI nel suo
13.mo viaggio apostolico il 7.mo in Europa, questa volta nella Repubblica ceca, che
per la quarta volta accoglierà il Successore di Pietro, dopo le tre visite pastorali
di Giovanni Paolo II nel ’90, ’95 e ’97. E, proprio nel contesto storico di una continuità
di intenti - ha spiegato padre Lombardi - che va collocato questo viaggio di Benedetto
XVI, che già nel ’92, allora prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede,
ebbe occasione di visitare la capitale ceca. A Praga, il Santo Padre arriverà al mattino
di sabato 26 settembre, facendo subito tappa nella chiesa di Santa Maria della Vittoria,
che ospita la venerata statua del Bambino Gesù di Praga. Quindi nel pomeriggio incontrerà
il presidente Vaclav Klaus e le autorità civili nel castello di Praga, e quelle ecclesiali
nella Cattedrale. La domenica il Papa volerà a Brno, capoluogo della Moravia, dove
presiederà la Messa e reciterà l’Angelus all’aeroporto locale e di rientro nella capitale
parteciperà ad un incontro ecumenico nell’arcivescovado ed incontrerà il mondo accademico
nel castello di Praga. Nell’ultimo giorno a suggellare la visita, Benedetto XVI celebrerà
la Messa sulla spianata di Via di Melnik, nell’antica città di Starà Boleslav, particolarmente
legata al culto di San Venceslao, che qui venne martirizzato.
Questo
viaggio di Benedetto XVI – ha ricordato il direttore della sala stampa vaticana -
giunge sul piano storico a 20 anni dalla caduta del comunismo, e sul piano ecclesiale
nel 20.mo anniversario della canonizzazione di Agnese di Praga. Il tutto in un ambiente
sociale oggi fortemente secolarizzato, dove la maggior parte della popolazione ceca
non pratica e non si dichiara religiosa, e dove permangono questioni aperte nei rapporti
tra Stato e Chiesa: si attende ancora che un accordo venga ratificato e si proceda
anche alla restituzione dei beni ecclesiastici a suo tempo confiscati dal regime comunista.
Da qui l’obiettivo di sostenere la Chiesa nella moderna nazione ceca, ha sottolineato
padre Lombardi:
"Certamente
c'è un'intenzione di incoraggiare la Chiesa perchè si senta portatrice di un contributo
di vitalità, di speranza e di carità nella società ceca, anche secolarizzata, in cui
si trova".