Il cardinale Bagnasco: riprende la celebrazione della Giornata di riflessione ebraico-cristiana
Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana e il
presidente dell’Assemblea rabbinica italiana, Giuseppe Laras, al termine di un incontro
odierno, hanno deciso di "comune accordo di riprendere la celebrazione comune della
Giornata di riflessione ebraico-cristiana del 17 gennaio", che nell'ultima edizione
non ha potuto vedere la partecipazione degli ebrei. E’ stata comune, si legge in un
comunicato della Cei, “la convinzione che la ripresa di tale celebrazione aiuterà
la comprensione reciproca e renderà più fruttuosa la collaborazione per la crescita
dell’amore verso Dio e il prossimo”. Il cardinale Bagnasco ha rassicurato il rabbino
Laras e il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, anch’egli presente all’incontro
in occasione dell’inizio dell’anno ebraico, che “non c’è nel modo più assoluto alcun
cambiamento nell’atteggiamento che la Chiesa cattolica ha sviluppato verso gli Ebrei,
soprattutto a partire dal Concilio Vaticano II”. A tale riguardo, la Conferenza episcopale
italiana ribadisce che “non è intenzione della Chiesa Cattolica operare attivamente
per la conversione degli ebrei”. Il porporato “ha manifestato la sua preoccupazione
per quei focolai di antisemitismo e di antigiudaismo che, di tempo in tempo, continuano
ad apparire, ribadendo la necessità di un'attenta vigilanza, auspicando che i legami
già profondi tra le due parti si stringano ancor più”. Con la crescita dell’amicizia
e della stima reciproca, è l’auspicio dell’arcivescovo di Genova, “sarà più facile
sradicare quegli elementi che possono favorire atteggiamenti antiebraici”. Il cardinale
Bagnasco, si legge nel comunicato, ha “compreso le reazioni di preoccupazione manifestate
in relazione a talune espressioni del testo liturgico”, ma ha ribadito quanto già
il cardinale Tarcisio Bertone “aveva espresso con chiarezza nella Lettera al Rabbinato
di Israele circa le intenzioni del Santo Padre dopo la pubblicazione dell’“Oremus
et pro Iudaeis”. Il cammino compiuto in questi ultimi decenni, prosegue il comunicato
Cei, “è stato straordinario e pieno di frutti per tutti”. In tale orizzonte, quindi,
continuerà la riflessione sulle Dieci Parole, come Benedetto XVI aveva auspicato nella
sinagoga di Colonia. L’anno prossimo, pertanto, conclude il comunicato, si riprenderà
il quarto comandamento, secondo la numerazione ebraica: «Ricordati del giorno di
Sabato per santificarlo».(A cura di Alessandro Gisotti)