2009-09-22 15:34:47

Afghanistan: Obama prende tempo per ridefinire gli obiettivi della missione


Resta alta l’allerta in Afghanistan. All’indomani dell’omaggio dell’Italia ai 6 paracadutisti uccisi nell’attentato di Kabul, la Nato propone una nuova strategia per il Paese asiatico ma chiede più uomini presenti sul territorio. Il presidente americano Obama sta prendendo tempo, in attesa di un quadro più completo mentre pieno sostegno alla richiesta di un maggior dispiegamento di forze - proposta dal generale Stanley McCrystal comandante delle truppe Nato in Afghanistan - è arrivato dal presidente afgano Karzai. “E’ l’approccio giusto” ha detto il capo del Paese asiatico. Benedetta Capelli ha chiesto un parere in merito al generale in congedo Luigi Caligaris:RealAudioMP3

R. – Comincerei col consigliare a chiunque parli di Afghanistan di omettere la parola “strategia” perché è diventato quasi un gioco Non c’è una strategia e su questo non c’è dubbio: la strategia non può essere soltanto militare, ma anche politica e poi quella militare dev’essere molto chiara e condivisa da tutti i partecipanti. Il fatto d’inviare di volta in volta qualche migliaio o qualche centinaio di soldati per fare cosa non si sa bene, è una dimostrazione di solidarietà politico-militare ma non è una strategia.

D. – Quali sono, allora, le cose da correggere?
 
R. – Primo: ci vuole una chiara condivisione dell’obiettivo strategico. Quest’obiettivo non può essere soltanto l’Afghanistan ma bisogna guardare anche verso il Pakistan, che forse è un problema ancora più grave e non può essere dissociato da quello afghano. Bisogna poi che tutte quelle forze che vengono inviate a Kabul condividano le stesse regole d’ingaggi. Abbiamo visto che il sistema dell’esportazione della democrazia non funziona, tantomeno in Paesi come l’Afghanistan che sono divisi in comunità antagoniste tra loro.
 
D. – Quindi cosa si deve fare?
 
R. – Si deve alzare il tiro e pensare veramente in termini strategici, cosa che non abbiamo fatto finora. Credo che il problema vada rivisitato con molta più sobrietà, non con dei luoghi comuni, non inviando cento, duecento, mille o diecimila soldati in più ma chiedendo a quei soldati di fare delle cose ben chiare, ricevere ordini chiari, avere un sostegno chiaro dal proprio Paese e rendere la cosa razionale e logica.







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