2009-09-21 15:26:32

Lotta contro povertà ed esclusione sociale, priorità per la Chiesa argentina


Lotta contro la povertà e riforma del sistema d’informazione audiovisivo. Sono le due questioni al centro del dibattito della XII Giornata sulla pastorale sociale della Chiesa argentina, tematiche che preoccupano soprattutto l’opinione pubblica del Paese e sulle quali è aperto da mesi un dibattito denso di polemiche. I principali relatori della Giornata, che si è svolta sabato scorso, sono stati l’arcivescovo di Buenos Aires, cardinale Jorge Mario Bergoglio, e il vescovo di San Isidro e responsabile episcopale per la pastorale sociale, mons. Jorge Casaretto, hanno affrontato le questioni ribadendo, alla luce dell’ultimo documento dell’episcopato, le posizioni della Chiesa argentina. Mons. Casaretto ha sottolineato che seppur la legge attualmente allo studio del Parlamento, riguardo alla riforma del sistema audiovisivo sia importante, questa non può avere la priorità su problemi come la povertà e l’esclusione sociale. “È sempre una situazione scandalosa” ha ribadito il presule parlando del vero dramma che colpisce la vita degli argentini. Le questioni sono altre: dare lavoro ai disoccupati, progettare azioni concrete affinché l’intero sistema economico, sociale e politico della nostra società sia guidato da principi etici. Citando il documento episcopale “verso un bicentenario nella giustizia e nella solidarietà” il responsabile della pastorale sociale ha concluso affermando che purtroppo oggi “saltano fuori alcuni temi che servono per coprire altri più urgenti”. Non si deve permettere che l’attenzione del Paese sulla povertà di tanti fratelli venga deviata a beneficio di bisogni meno impellenti, precisa monsignor Casaretto. Il cardinale Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, ha dedicato parte del suo intervento per segnalare “il rischio di vedere omologare il pensiero di tutti in una sorta di autismo intellettuale per finire poi per concepire ogni cosa all’interno del proprio guscio”. Insistendo sull’importanza del dialogo, che consiste non solo “nel sentire con le orecchie bensì ascoltare con il cuore anche le ragioni di coloro che camminano nel marciapiede opposto al nostro”, il porporato ha ricordato che solo attraverso questa via si possono “rompere i vincoli” che ci isolano così come le “ideologie della chiusura”. Il tutto per aprire orizzonti verso la piccola trascendenza dell’ascolto dell’altro. Secondo il porporato per ogni argentino la priorità è quella di lottare contro tutte le esclusioni sociali cominciando da quelle che nascono dalla povertà e dalla miseria. Concludendo il suo intervento, alla presenza tra l’altro di rappresentati di tutti i partiti politici argentini, il cardinale Bergoglio ha sottolineato l’importanza che per ogni cittadino ha il sentire “una Patria propria poiché esserne orfani, non solo è triste ma a volte può diventare difficilissimo riaverla”. Intanto la stampa locale attende con attenzione la pubblicazione delle ultime statistiche ufficiale sulla povertà nel Paese, argomento che da mesi provoca discussioni e polemiche a causa dei dati contrastanti. Mentre la Chiesa e l’Unicef stimano la popolazione povera fra il 35 e il 40%, le statistiche statali del secondo semestre 2008 parlano di un 15,3%. (A cura di Luis Badilla)







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