I vescovi del Salvador: no al matrimonio fra omosessuali
L’episcopato del Salvador esprime solidarietà all’arcivescovo della capitale mons.
José Luis Escobar Alas, che giorni fa aveva ribadito il no della Chiesa al matrimonio
tra omosessuali. Il presule, parlando di questo argomento aveva chiesto all’Assemblea
nazionale la ratifica di tre emendamenti costituzionali, tra cui appunto il divieto
di matrimonio tra omosessuali, tuttora all’esame del Parlamento. I vescovi salvadoregni,
hanno manifestato pieno “appoggio alle dichiarazioni di mons. Escobar”, poiché, si
legge nel comunicato, “difendono il matrimonio voluto da Dio e la famiglia”. Mons.
Gregorio Rosa Chávez aveva infatti sottolineato come oggi la famiglia sia minacciata,
in particolare “dall’ideologia del genere” che permette a ciascuno di scegliere il
suo orientamento sessuale senza tener conto delle differenze donate dalla natura umana.
Con riferimento ad alcune polemiche scoppiate dopo la presa di posizione dell’arcivescovo
Escobar, il suo vescovo ausiliare ha precisato che queste discussioni sono poco utili
poiché “non affrontano il problema di fondo”. Secondo il presule alcuni organi di
stampa hanno snaturato la questione travisando le parole dell’arcivescovo della capitale
e dunque favorendo polemiche e attacchi pretestuosi come quelli provenienti dalle
organizzazioni gay. “Con molta serenità, ha detto mons. Rosa Chávez, dobbiamo precisare
che ciò che conta è la posizione della Chiesa contraria all’unione matrimoniale fra
persone dello stesso sesso”. Il presule nel corso della conferenza stampa ha anche
affrontato la grave questione della sicurezza cittadina, problema che il Paese sente
come urgente e immediato. Ricordando che ogni giorno, in media, nel Salvador vengono
uccise violentemente 12 persone, mons. Rosa Chávez ha osservato anche l’angoscia e
la sfiducia del popolo salvadoregno, non più in grado di sopportare “i flagelli della
violenza e delle estorsioni e stanco delle tante promesse incompiute di un sistema
giudiziario che non funziona”. (A cura di Luis Badilla)