Ucciso in Amazzonia il missionario don Ruggero Ruvoletto, originario di Padova
Tragico episodio di violenza in Amazzonia. Un sacerdote italiano, don Ruggero Ruvoletto
è stato brutalmente assassinato nella sua parrocchia alla periferia di Manaos alle
7 di ieri ora locale. Cordoglio unanime dal mondo religioso, sconcerto e dolore sono
stati espressi dalla Diocesi di Padova città di cui il sacerdote era originario. Don
Ruggero Ruvoletto da due anni operava nella parrocchia di Santa Evelina alla periferia
di Manaos nel nord-est del Brasile. Dopo le prime ricostruzioni, la polizia ha parlato
di un possibile tentativo di rapina, ma l’ipotesi sembra non tenere visto che nella
Chiesa sarebbero stati rubati solo una cinquantina di reali (circa una quindicina
di euro), mentre altro denaro è stato lasciato nell'abitazione del sacerdote. Alcuni
testimoni affermano però di aver visto due ''sconosciuti'' fuggire con alcuni oggetti
appartenenti al religioso. Le forze dell’ordine hanno intanto arrestato tre persone
sospettate di essere coinvolte nell'assassinio ma l’identità dei tre e l’eventuale
movente restano sconosciuti. 52 anni, padovano Direttore del Centro missionario diocesano
dal '95 al 2003, don Ruggero era partito nel luglio di 6 anni fa per il Brasile, come
missionario fidei donum, poi 2 anni fa aveva raggiunto la periferia di Manaus un luogo
di confine tra la città e la foresta dove la criminalità è particolarmente aggressiva.
Dopo la notizia centinaia di abitanti del sobborgo di Manaos si sono raccolti attorno
alla parrocchia per rendere omaggio alle spoglie del missionario italiano, che verrà
sepolto in Italia. Questa mattina da Padova il vescovo della città Antonio Mattiazzo
ha ricordato don Ruggero: si e' sempre speso tantissimo per la missione –ha detto
il presule- era uomo e prete di animo buono, sereno, sempre sorridente e di una disponibilità
totale. Il vescovo ha poi rivolto il suo pensiero a ''tutti i missionari che vivono
il loro servizio, consapevoli di rischiare la vita per annunciare il Vangelo". (A
cura di Cecilia Seppia)