Riserve dei vescovi indiani sulla legge contro le violenze confessionali
La Chiesa cattolica indiana ha apprezzato la norma per prevenire le persecuzioni contro
le minoranze nel Paese, ma mantiene delle riserve in merito alla prevenzione. La Conferenza
episcopale - riferisce l'agenzia AsiaNews - chiede “più clausole” per garantire maggiore
forza nella “prevenzione delle violenze a sfondo confessionale” e ha promosso diversi
incontri con le altre religioni per collaborare alla stesura di un memorandum da presentare
al Ministro di Grazia e Giustizia. Una Commissione parlamentare permanente sta esaminando
la proposta di legge, il “Communal Harmony Bill”, che intende prevenire nuovi casi
di violenze contro le minoranze. Ultimati i lavori, la Commissione presenterà la normativa
al Parlamento per l’approvazione. Fra le proposte avanzate dai vescovi, la richiesta
che i risarcimenti alle vittime delle violenze sia garantita dallo Stato e non dagli
autori dei crimini. I prelati chiedono anche che il governo centrale intervenga nel
caso in cui i governi dei singoli Stati non siano in grado di controllare le violenze.
Padre Babu Jospeh, portavoce della Conferenza episcopale indiana, conferma l’attenzione
della Chiesa per la legge che definisce “un passo importante” per controllare “gli
episodi di violenza in tutto il Paese” e un “deterrente” verso le frange fondamentaliste.
Padre Jospeh Babu è, infine, favorevole alla creazione di tribunali speciali che giudichino
per direttissima nei casi di violenze a sfondo confessionale per una maggiore protezione
dei diritti di tutti i cittadini. (M.P.)