2009-09-19 15:16:52

I vescovi del Paraguay in difesa dei diritti delle popolazioni di Puerto Casado


La presidenza dell’episcopato del Paraguay in una dichiarazione ufficiale ha chiesto ieri alle autorità del Paese di prestare la massima attenzione al conflitto delle popolazioni di Puerto Casado in marcia da diversi giorni verso la capitale. I presuli in merito alle rivendicazioni di queste persone che esigono terre sulle quali vivere e lavorare, chiedono “una riflessione serena, effettiva e costruttiva”. Questa è la quarta marcia da dieci anni ad oggi che ha come obiettivo il rispetto dei loro diritti. I manifestanti in cammino verso Asunción sono almeno 1200 e chiedono che sia cancellato un decreto che espropriò 30 mila ettari di terre acquistate anni fa da un’impresa agricola straniera. Da almeno dieci anni è in corso una disputa legale. “La dignità della persona umana deve essere difesa sempre a prescindere dagli interessi settoriali”, continua la dichiarazione dei vescovi. Rivolgendosi poi ai poteri pubblici e alle istituzioni dello stato, la dichiarazione episcopale chiede che si “operi un giusto discernimento valutando l’intera situazione di queste popolazioni tenendo presente il bene comune nazionale e la dignità umana per raggiungere soluzioni opportune”. I presuli richiamano anche l’attenzione dell’opinione pubblica affinché prenda coscienza sulla delicata situazione che ormai è divenuta un problema nazionale. “S’impone, osservano i vescovi, l’adozione di un atteggiamento positivo per accompagnare, con spirito umanista e cristiano, questi cittadini”. La presidenza dell’episcopato ricorda inoltre che in questa crisi occorre ottemperare a due importanti esigenze: da un lato la protezione dell’ambiente per garantire un’ecologia equilibrata nella regione e dall’altro lo sviluppo sostenibile della comunità del luogo. La dichiarazione si conclude con l’offerta delle loro preghiere e quelle del popolo cattolico e ribadisce la vicinanza “ai bisogni e alle esigenze del popolo”. Ricordando che i vescovi non sono mossi da interessi socio-politici, la dichiarazione sottolinea che la presa di posizione episcopale risponde “alle esigenze della missione evangelizzatrice, poiché il Signore è venuto affinché gli uomini abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza”. (L.B.)







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