Perù: incontro dei vescovi americani sulle sfide della pastorale sociale e delle
Caritas
Si concluderanno il prossimo sabato a Lima, in Perù, i lavori dell’incontro episcopale
del continente americano dedicato a riflettere sulle attuali pressanti sfide della
pastorale sociale e delle Caritas. L’evento è stato organizzato dal dipartimento
“Giustizia e Solidarietà” del Celam, dal Segretariato per l’America latina e i Caraibi
di Caritas e il "Catholic Relief Services" dell'episcopato statunitense. I partecipanti,
presidenti di commissioni episcopali per la pastorale sociale e i direttori delle
Caritas, dal 14 settembre scorso sono riuniti nel Centro “Espiritualidad Hermaise
Paget”, per discutere sulla “realtà e le sfide della pastorale sociale alla luce del
documento di Aparecida nel contesto della Missione continentale”. Lunedì scorso, l’arcivescovo
boliviano di Santa Cruz, il cardinale Julio Terrazas e mons. Fernando María Bargalló,
vescovo argentino di Merlo Moreno, presidenti delle Càritas dell’America Latina e
dei Caraibi, hanno concelebrato l’Eucaristia che ha aperto le sezioni di lavoro. Tra
i 65 partecipanti, rappresentanti delle 22 Conferenze episcopale della regione ci
sono anche Kathy Brown, Coordinatrice della Càritas degli Stati Uniti ("Catholic Relief
Services"), Martina Liebsch, delegata della Caritas Internationalis e Ulrich Smitt,
responsabile del “Proyecto Pico” per l’America Latina. Durante i lavori di apertura
i diversi relatori, così come aveva fatto il cardinale Terrazas nell’omelia della
Messa, hanno rilevato la grande importanza del documento conclusivo della V Conferenza
episcopale latinoamericana realizzato nel 2007 ad Aparecida, in Brasile, osservando
che l’invito lanciato dai vescovi, “essere discepolo e missionario” di Gesù, va messo
in continuità con quanto insegna l’enciclica di Benedetto XVI “Caritas in veritate”
per accrescere così ulteriormente la consistenza dottrinaria e pastorale della Missione
continentale. Questo magistero pontificio ed episcopale, è stato spiegato, offre le
linee guida per far sì che l’odierna pastorale sociale della Chiesa, al servizio della
centralità dell’uomo e della sua dignità, possa essere in grado di dare e organizzare
risposte alle sfide del momento e anche quelle future. Le esigenze sociali, politiche,
economiche, culturali e religiose che affrontano i popoli latinoamericani e caraibici,
ma anche quello statunitense, richiedono, oggi più che mai, che ogni cristiano e ogni
comunità senta come un impegno di vita il suo “essere discepolo e missionario” e sia
quindi in grado di rendere conto con le azioni e la testimonianza. L’evento aiuterà
dunque a definire e aggiornare le linee guida dell’intera pastorale sociale, al servizio
della promozione umana, tenendo conto di quanto Benedetto XVI ricordò nel suo discorso
in Aparecida: “I popoli latinoamericani e dei Caraibi hanno diritto ad una vita piena,
propria dei figli di Dio, con alcune condizioni più umane: liberi dalle minacce della
fame e da ogni forma di violenza. Per questi popoli, i loro Pastori devono promuovere
una cultura della vita che permetta, come diceva il mio predecessore Paolo VI, 'di
passare dalla miseria al possesso del necessario, all'acquisizione della cultura...
alla cooperazione nel bene comune... fino al riconoscimento, da parte dell'uomo, dei
valori supremi e di Dio che di essi è la fonte ed il fine'" (Populorum progressio,
21). (A cura di Luis Badilla)