Nigeria: lettera aperta al capo dello Stato dal Forum dei rappresentanti cristiani
Il Forum dei rappresentanti cristiani del Delta del Niger (NDCLF) ha scritto una lettera
aperta al capo dello Stato, Umaru Yar’Adua, contenente una serie di proposte per porre
fine alle violenze nella regione ed instaurare, così, una pace duratura in tutto il
Paese. Riportata dal quotidiano locale “The Vanguard”, la missiva è firmata, tra gli
altri, dai responsabili della Chiesa cattolica, anglicana e metodista. Tema centrale:
la gestione delle risorse petrolifere. Dal 2006, infatti, il Delta del Niger, maggior
fornitore di greggio al Paese, viene devastato dagli attacchi del Movimento di emancipazione
della regione (MEND), che si oppongono all’installazione di piattaforme petrolifere
e reclamano una ripartizione del ricavato proveniente dalle estrazioni. Dimostrando
apprezzamento per la proposta di amnistia avanzata dal governo nei confronti dei ribelli,
il NDCLF suggerisce al presidente Yar’Adua, però, di accompagnare tale proposta con
un insieme di misure che includano l’impiego degli ex-militanti, la loro formazione
ed il loro sostegno economico, attraverso prestiti bancari facilitati, così da permetterne
il completo reinserimento nella società. Il Forum commenta, poi, il progetto di legge
sull’industria petrolifera (PIB), sottolineando come “le informazioni finora a disposizione
ci dicono che il PIB non guarda in modo adeguato alle necessità delle comunità produttrici
di petrolio, mentre questo è un nodo cruciale delle agitazioni e delle rivendicazioni
nel Delta del Niger”. Infatti, ribadiscono i rappresentanti cristiani, “un progetto
di legge che destini i diritti estrattivi al governo federale, escludendo così le
comunità produttrici di greggio, non può essere definito giusto ed equo. Il nostro
auspicio è che il PIB sia emendato in Senato e alla Camera, in modo tale da andare
incontro anche agli interessi di tali comunità”. Inoltre, il Forum esprime la sua
“grave preoccupazione” per la recente riorganizzazione della Compagnia nazionale petrolifera
della Nigeria (NNPC), un provvedimento ha comportato l’allontanamento della popolazione
locale dalla NNPC, rimpiazzata da impiegati provenienti da altre zone e che accettano
di lavorare ad un salario inferiore. Infine, il NDCLF richiama l’attenzione del presidente
Yar’Adua “sulla pericolosa tendenza che ha assunto l’intolleranza religiosa negli
ultimi tempi, soprattutto nel nord della Nigeria. Una situazione che ha, come risultato,
quello di vedere Chiese bruciate, cristiani uccisi e proprietà ecclesiastiche distrutte”.
Di qui, l’appello del Forum al governo federale perché porti “davanti alla giustizia
i responsabili di tali azioni, spesso militanti di gruppi fondamentalisti, e ricompensi
in modo equo le Chiese e le famiglie vittime degli attacchi, agendo in modo da evitare
il ripetersi di simili carneficine”. Infine, il NDCLF prega perché il Signore guidi
ogni passo del potere politico “verso lo sviluppo dell’intera Nigeria”. (I.P.)