2009-09-16 15:02:42

Il secondo volume su San Bonaventura, nell'Opera Omnia del Papa, edita in Germania


A 50 anni dalla stesura vede la luce l’edizione integrale della tesi di abilitazione alla docenza del giovane Joseph Ratzinger, dedicata a San Bonaventura. Si tratta del secondo volume della “Gesammelte Schriften” (Opera Omnia) del Papa - dopo il primo dedicato a scritti sulla liturgia – pubblicato dall’editore Herder in Germania. L’opera è stata presentata a Benedetto XVI, domenica scorsa a Castel Gandolfo, dal vescovo di Ratisbona mons. Gerhard Ludwig Müller, che ha promosso l’iniziativa, insieme alla curatrice Marianne Schlosser. Il servizio di Roberta Gisotti:RealAudioMP3

 
“Desideravo fosse un’edizione ‘storica’, che offrisse cos’ì com’era un testo concepito in un lontano passato, lasciando alla ricerca la possibilità di trarne utilità anche oggi”: scrive il Papa nella premessa del libro, che indaga sul concetto di Rivelazione e sulla teologia della storia di Giovanni di Fidanza, che divenne fra Bonaventura, santo francescano e dottore della Chiesa, “il più significativo rappresentante della corrente agostiniana nella teologia medievale”. Il “mio compito – ricorda Benedetto XVI riferendosi alla stesura della sua tesi – era quello di cercare di scoprire come Bonaventura avesse inteso la Rivelazione e se per lui esistesse qualcosa di simile a un’idea di ‘storia della salvezza’”. Sì, perché – spiega il Papa – “se la Rivelazione nella teologia neoscolastica era stata intesa essenzialmente come trasmissione divina dei misteri, che restano inaccessibili all’intelletto umano, oggi la Rivelazione viene considerata una manifestazione di sé da parte di Dio in un’azione storica e la storia della salvezza viene vista come elemento centrale della Rivelazione”. “Un compito difficile” da affrontare per il giovane Ratzinger, poiché – sottolinea l’autore stesso - “la parola revelatio, che è comune alla neoscolastica e alla teologia medievale, non significa, come si è andato evidenziando, la stessa cosa nella teologia medievale e in quella moderna”. Da qui la necessità di accantonare “i nostri concetti” “per capire cosa Bonaventura intendesse per Rivelazione”, in realtà un gran numero di concetti: revelatio, doctrina, fides, e così via, per cui solo “una visione d’insieme di questi concetti e delle loro asserzioni - anticipa il Papa nella premessa - fa comprendere l’idea di Rivelazione in San Bonaventura”. Del resto “la questione dell’essenza della Rivelazione e il fatto di riproporla, che è il tema del libro – conclude il Papa – hanno ancora oggi una loro urgenza, forse anche maggiore che in passato".







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