Nel borgo medievale
di Rondine (Arezzo) c'è chi lavora per la pace accogliendo studenti che provengono
da Paesi in conflitto. Ragazzi e ragazze dei Balcani, del Caucaso, africani e medio
orientali hanno la possibilità di sperimentare - e magari per la prima volta - una
vita di convivenza, di formazione e studio. Passo finale: ritornare nel Paese d'origine
per testimoniare la concreta possibilità del dialogo e della pacifica convivenza.
Ai nostri microfoni Khatia, studentessa georgiana, ci racconta del suo incontro con
altri ragazzi di regioni caucasiche "storiche nemiche"...