Filippine: Chiesa e associazioni umanitarie condannano l'uccisione di padre Lucero
Padre Cecilio Lucero era un attivista per i diritti umani, responsabile del Social
Action Center nelle Filippine. Il 7 settembre è stato assassinato da un commando di
30 uomini armati sull’isola di Samar del Nord, a sud-est di Manila. Su quell’isola
da anni l’esercito combatte contro il braccio armato del Partito comunista filippino,
il New People Army (Npa). Ma secondo quanto spiega l’agenzia AsiaNews, con il pretesto
di contrastare i ribelli l’esercito si macchia di soprusi a danno della popolazione,
soprattutto dei contadini. E spesso coloro che osano criticare le violenze compiute
dai militari sono costretti al silenzio. L’omicidio di padre Lucero va ad allungare
la lista, già arrivata a 18 negli ultimi sei mesi, dei casi irrisolti dalla polizia.
La Chiesa ha condannato duramente “un tale atto di malvagità, che ha ucciso un uomo
di Dio che ha dedicato la vita per servire le persone e attende un rapido risultato
dell’indagini condotte dalle autorità”. Ma secondo il vescovo di Catarman, mons. Emmanuel
Trance, il sacerdote “, si era messo contro militari e ribelli comunisti per il suo
lavoro in difesa dei diritti umani e per aver investigato sulle morti sospette avvenute
in questi mesi”. Suo fratello, Wiliam Lucero, è un parlamentare di lunga data in lista
per le elezioni presidenziali del 2010, mentre l’altro fratello, Antonio Lucero, è
governatore aggiunto della provincia di Samar del Nord. Secondo la segretaria dell’associazione
per i diritti umani Katungod Sinirangang Bisaya, Flor Chantal Eco, ha raccontato ad
AsiaNews che “molti agricoltori si rivolgevano a lui per chiedere assistenza ogni
volta che i militari o i ribelli violavano loro i diritti”. E per questo tipo di contatti
e attività “aveva ricevuto numerose minacce da parte dei militari, tanto da essere
costretto a viaggiare sotto scorta”. Il direttore della polizia regionale, Mario San
Diego, ha annunciato la costituzione di un gruppo di forze speciali che coordinerà
la polizia nelle indagini. I manifestanti che lo hanno ricordato l’8 settembre e hanno
chiesto giustizia hanno definito padre Lucero “ il difensore dei poveri e degli oppressi”.
(V.F.)