2009-09-13 15:05:31

Migliaia di persone contro la riforma sanitaria di Obama


Negli Stati Uniti, per la prima volta dalla sua elezione, una grande folla è scesa in piazza per manifestare contro il presidente, Barack Obama, e la sua riforma sanitaria. I manifestanti lo accusano di “statalismo”. Valentina Fizzotti 00:01:14:59

“La riforma sanitaria di Obama mi farà ammalare”, c’era scritto su uno dei cartelli sollevati dalle decine di migliaia di persone che ieri a Washington hanno marciato dalla Casa Bianca alla sede del Congresso americano. Per chi protesta, accusando il governo di guardare addirittura al socialismo sovietico o cubano, la riforma che punta a offrire assistenza al 97 per cento degli americani costa troppo e peserà tutta sulle tasche dei contribuenti: “Nati liberi, tassati a morte”, scandiscono i manifestanti davanti a Capitol Hill. Intanto a Minneapolis il presidente difendeva la sua riforma davanti a una platea di 15mila sostenitori. Obama ha detto non accetterà lo status quo, “non questa volta”: la riforma, ha messo in chiaro, resta la sua priorità e non permetterà che le cose restino come sono. La Chiesa cattolica americana, che ha chiesto più volte una riforma che garantisca l’assistenza per tutti e il rispetto della vita, aveva apprezzato il discorso pronunciato mercoledì da Obama davanti al Congresso, in cui il presidente ha promesso che nessun finanziamento federale andrà all’aborto. Le polemiche sul tema, però, non si placano: i gruppi antiabortisti temono che l’interruzione di gravidanza resti inserita nei servizi sanitari offerti dallo Stato come nella bozza presentata. E la tensione resta molto alta: venerdì un attivista pro-life è stato assassinato mentre stava manifestando davanti a una scuola del Michigan.







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