2009-09-12 13:01:24

Mons. Nunnari: risvegliare la coscienza del sud d'Italia


"Consistenti e incisive scelte politiche di assistenza, sostegno al reddito e inserimento nel mercato del lavoro" per sostenere il Mezzogiorno di fronte alla crisi economica. A chiederle è il presidente Napolitano in un messaggio inviato ieri ai partecipanti ad un convegno a Napoli sul crescente disagio sociale nel meridione. Napolitano elogia il “prezioso contributo” offerto dalla Chiesa e dalle tante forze di volontariato per la “costruzione di una società più giusta, coesa e solidale”. Solo pochi giorni fa in un’omelia era stato l’arcivescovo di Cosenza Bisignano, mons. Salvatore Nunnari, a denunciare l’assenza delle istituzioni regionali e nazionali nel Mezzogiorno e ad invocare “seri progetti di crescita economica”. Paolo Ondarza lo ha intervistato.RealAudioMP3

R. – Progettiamo con serietà. Cosa può dare questa povera terra derubata? Derubata all’esterno ed anche all’interno ad opera della mafia. I nostri giovani sono sulla strada con una laurea, una valigia, un computer e via ... al nord.
 
D. – Da quanto le istituzioni sono assenti?
 
R. – In quest’ultimo periodo sono paurosamente assenti. Basti pensare anche al discorso della malasanità in Calabria.
 
D. – Quanto desiderio c’è di riscatto da parte della gente?
 
R. – La gente si è rassegnata. Come Chiesa dobbiamo risvegliare le coscienze e dare alla politica la giusta tonalità di un servizio all’uomo.
 
D. – Di sud si parla tanto. Ora c'è anche il dibattito sulla nascita di un partito del sud. Quanto questa soluzione potrebbe contribuire nel dare una risposta ai problemi del Mezzogiorno?
 
R. – Io lo vedo come una disdetta. Qui non si tratta di contrapporre la Lega del nord ed il partito del sud. L’Italia deve salvarsi insieme. Il nord avrà la tecnica ma il sud ha anche il cuore. Ci vuole l’uno e l’altro. Abbiamo bisogno di un partito della nostra nazione.
 
D. – Oltre all’assenza delle istituzioni che lei lamentava, quanto contribuisce alla mancanza di uno sviluppo del Mezzogiorno la mentalità locale?
 
R. – La mafia è una terribile piovra. Quello meridionale è un popolo che non solo vive nel bisogno, ma si trova a subire anche la mafia. Quando a Palermo hanno messo in carcere Totò Riina, qualcuno scrisse: "Almeno la mafia ci dava lavoro”. E’ davvero terribile. L’antistato va sconfitto, perché sia lo Stato a guidare ancora le sorti di un popolo che nel sud è stato abbandonato e molte delle sue attese sono andate deluse.







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