2009-09-11 15:19:59

Visita in Estonia del segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati mons. Mamberti


La scorsa settimana, dall' 1 al 4 settembre, il segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, l’arcivescovo Dominique Mamberti, ha accettato l’invito del governo di Tallin a compiere una visita ufficiale in Estonia. Durante il viaggio il presule ha incontrato il presidente della Repubblica, Toomas Hendrik Ilves, il premier, Andrus Ansip, il ministro degli Affari Esteri, Urmas Paet, il ministro degli Affari Regionali, responsabile per i rapporti con le comunità religiose, Siim Kiisler, e il Presidente del Parlamento nazionale (il Riigikogu), Ene Ergma. L’Osservatore Romano ha raccontato che le autorità hanno espresso apprezzamento per l’opera della Chiesa cattolica, che in Estonia conta 7mila fedeli circa, su una popolazione di oltre un milione e trecentomila persone. Com’è stato sottolineato anche nella conferenza stampa congiunta dell’arcivescovo Mamberti e dell’omologo Paet, dopo il loro colloquio, "la comunità cattolica è piccola, ma dinamica e visibile e, sotto la guida del suo giovane e zelante pastore - l'amministratore apostolico di Estonia, il vescovo Philippe Jourdan - contribuisce notevolmente alla vita sociale ed educativa del Paese”. I due hanno parlato del buono stato delle relazioni bilaterali e dei progressi compiuti nel corso degli anni, soprattutto grazie alla convenzione tra la Santa Sede e la Repubblica di Estonia che quest’anno compie 10 anni. Giovedì 3 settembre l’arcivescovo Mamberti ha presieduto una Messa nella cattedrale della capitale dedicata ai santi Pietro e Paolo, affollata di fedeli. Durante l'omelia, il presule ha citato le parole pronunciate proprio nella stessa chiesa da Giovanni Paolo II nel 1993: “Carissimi, oggi siete una piccola fiaccola. Se sarete fedeli alla grazia di Dio, domani potrete essere una grande fiamma”. Prendendo spunto dalla memoria liturgica di san Gregorio Magno, il segretario ha spiegato che la Chiesa cattolica in Estonia “rappresenta un piccolo gregge, tuttavia se saprete vivere il comandamento nuovo di Cristo, che equivale a formare la Chiesa come comunità di amore e di servizio, chi viene in contatto con voi sarà colto dallo stesso stupore dei pagani di un tempo che, vedendo i cristiani uscire dalle loro riunioni, esclamavano: ‘Guardate come si amano tra loro’”. E’ questo legame soprannaturale che lega i battezzati fra loro, ha detto, a permettere alla “Chiesa di sopravvivere quando si scatenano i flutti della prova o addirittura la persecuzione”, come insegna la storia estone. L’arcivescovo Mamberti è stato anche in visita all’Università di Tartu, che riconduce le sue origini al Gymnasium Dorpatense fondato dai gesuiti nel 1583. Nell’aula magna dell’ateneo l’arcivescovo ha tenuto una prolusione sulla presenza della Santa Sede nella comunità internazionale. L’Osservatore Romano spiega che questa visita in Estonia è stata anche “una proficua occasione per testimoniare lo slancio ecumenico che contraddistingue i rapporti tra la comunità cattolica e le varie confessioni cristiane presenti nel Paese baltico”. (V.F.)







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