2009-09-11 15:31:06

Bolivia: appello dei vescovi per elezioni libere e democratiche


Si chiuderanno dopodomani i lavori del Comitato di presidenza della Conferenza episcopale della Bolivia, riunito da ieri nella città di Cochabamba, per preparare la prossima seconda plenaria episcopale del 2009 che si svolgerà nel mese di novembre. Dopo la recente ristrutturazione pastorale, in questi giorni hanno lavorato i responsabili delle aree riconfermate e di quelle nuove: comunione ecclesiale ed evangelizzazione e promozione umana. Si tratta di un’altra tappa nel lungo e complesso percorso per il rinnovamento e il riordinamento dell’episcopato locale. Mons. Jesús Juárez, vescovo de El Alto e segretario della Conferenza dei vescovi, spiegando questa riunione ha voluto rinnovare l’appello dei presuli affinché le prossime elezioni di dicembre si svolgano pacificamente e con la massima trasparenza e al tempo stesso ha ribadito che la nazione si attende dai partecipanti un livello alto di discussione, proposte concrete, e soprattutto che all’opinione pubblica siano risparmiati insulti e linguaggi violenti. La campagna elettorale in corso, che la Chiesa segue con particolare attenzione, deve essere anche un’occasione, ha detto mons. Juárez, per dimostrare rispetto per la persona umana e per la sua dignità e ciò si può dimostrare “parlando con toni positivi, senza attacchi personali e senza offese”. Oltre a essere “una campagna positiva - ha osservato - deve essere anche propositiva; vale a dire un dibattito in cui siano illustrati programmi e progetti che rispondano ai bisogni e alle attese della popolazione”. Il segretario dell’episcopato ha chiesto inoltre ai candidati di optare in favore di “campagne che si basino sulla giustizia, la verità, il rispetto e la tolleranza”. I vescovi ricordano anche che ora più che mai occorre rispettare severamente le regole della democrazia, permettendo a ciascuno di esprimere la propria opinione e al tempo stesso consentendo la libera circolazione all’interno del territorio nazionale. Mons. Jesús Juárez ha riaffermato anche l’importanza fondamentale di esercitare il proprio diritto di voto e l’obbligo per ogni cittadino di registrarsi tempestivamente presso i centri elettorali. Una partecipazione ampia e responsabile sarà di sostegno alla trasparenza della consultazione che, sommata alle decisioni personali, libere e in coscienza, e non sotto il condizionamento della propaganda, rafforzerà ulteriormente la democrazia boliviana. Infine, il presule ha rilevato che è in gioco il bene comune e non gli interessi di alcuni, persone o gruppi che siano. In Bolivia, dopo l'entrata in vigore della nuova Costituzione, il 6 dicembre prossimo si voterà per rinnovare in sostanza tutte le autorità del Paese. L'attuale Presidente, Evo Morales, leader del Movimento al Socialismo (MAS), si ripresenta accanto al suo vice Alvaro Garcia Linera. (A cura di Luis Badilla)







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