2009-09-10 15:42:35

Il cardinale Ruini presenta il suo libro "Per una nuova laicità" scritto con Galli della Loggia


La religione cristiana continuerà ad essere tessuto connettivo della nostra civiltà perché l’uomo ne ha bisogno come sostegno, più che essere essa stessa fonte di impulsi e vincoli etici. Se ne è detto convinto il cardinale Camillo Ruini, presidente del Progetto Culturale della Chiesa italiana, chiudendo l’articolato incontro “Per una nuova laicità”, ospitato a Palazzo Marino per parlare del libro “Confini”, scritto dall’ex presidente della Cei con il politologo Ernesto Galli della Loggia. L’editore del volume, lo storico Paolo Mieli ha chiesto alla Chiesa di dedicarsi ai laici dialoganti. Una richiesta raccolta e analizzata nella prospettiva storica da Gian Maria Vian, direttore dell’Osservatore Romano, che ha evidenziato le difficoltà del dialogo, guardato con sospetto da altre culture. Per uscire da “un’età di sfiducia”, il rettore dell’Università Cattolica, Lorenzo Ornaghi ha invitato i cattolici a tornare ad una presenza comunitaria pubblica. Una scelta che è sembrato sposare Galli della Loggia, sostenendo che il ruolo della Chiesa Cattolica è stato delegittimato da una cultura guida riconosciuta a livello costituzionale. Il cardinale Ruini, dopo aver analizzato il concetto di laicità nella prospettiva francese e in quella americana, ha individuato per il credente la possibilità di convergere su obbiettivi concreti ed importanti. Dopo aver ribadito il ruolo pubblico delle religioni, riconosciuto dal Concordato alla religione cattolica, il cardinale Ruini ha sostenuto che “i fenomeni religiosi hanno di per sé non minori titoli che ogni altra realtà o fenomeno sociale ad influire sulla scena pubblica, ivi compresa la dimensione propriamente politica”, e che dunque “non vi è ragione per porre alle religioni speciali condizioni per esercitare un ruolo pubblico”. (Da Milano, Fabio Brenna) RealAudioMP3







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