Violenza contro le donne: Conferenza internazionale a Roma
E’ cominciata questa mattina a Roma la Conferenza internazionale sulla violenza contro
le donne: si tratta di un’iniziativa della Presidenza italiana del G8, promossa dal
Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri,
in collaborazione col Ministero degli Esteri. A seguire l’appuntamento in due giornate
alla Farnesina c’è per noi Giada Aquilino:
“Dobbiamo
sentirci ugualmente responsabili dell’incompiutezza dei progressi faticosamente realizzati
per l’affermazione della libertà, della dignità e della parità di diritti per la donna”.
Sono una lucida presa di coscienza le parole con cui il capo di Stato italiano, Giorgio
Napolitano, ha inaugurato stamane la Conferenza internazionale sulla violenza contro
le donne, indetta alla Farnesina per la prima volta in ambito G8 dall’attuale Presidenza
di turno italiana. Sia il ministro degli Esteri italiano Franco Frattini sia il ministro
per le Pari Opportunità Mara Carfagna, affiancati dal vice segretario generale dell’Onu,
Asha Rose Migiro e dal premio Nobel Rita Levi Montalcini e da rappresentanti di Paesi
e Ong internazionali, hanno sottolineato come le violenze che vengono denunciate nel
mondosiano solo la punta dell’iceberg; stupri, violenza domestica contro le
bambine, nei conflitti armati e sul lavoro. Secondo l’Organizzazione mondiale della
Sanità”, ha ricordato il ministro Carfagna, almeno una donna su cinque nel mondo è
stata vittima di abusi fisici o sessuali nel corso della sua vita, mentre statistiche
della Banca mondiale segnalano che per le donne tra i 15 ed i 44 anni il rischio di
subire violenze domestiche o stupri è maggiore del rischio di cancro, incidenti o
malaria. Sempre alla Farnesina – grazie alle testimonianze di donne provenienti da
Iran, Afghanistan, Marocco, Cina, Arabia Saudita, Nigeria – si firmerà domani un documento
conclusivo sulle azioni concrete da compiere. Un testo che verrà sottoposto al prossimo
G8 dei ministri degli Esteri a fine mese a New York, a margine dell’Assemblea Generale
delle Nazioni Unite. In particolare”, ha aggiunto il capo della diplomazia italiana
Frattini, il 25 settembre si terrà un incontro – sempre al Palazzo di Vetro – per
porre le basi di un’iniziativa Onu al fine di giungere al bando totale delle mutilazioni
genitali femminili, “perché le parole su carta”, come ha detto il vice segretario
generale dell’Onu, “diventino presto una realtà sul terreno”. Non a caso, qualche
giorno fa, il New York Times sottolineava come nel diciannovesimo secolo la sfida
dell’umanità fosse eliminare la schiavitù, nel ventesimo abbattere il totalitarismo
e nel nostro secolo sia la battaglia per i diritti delle donne.