2009-09-09 15:12:58

Rifugiati sahrawi: per il commissario Onu sono dimenticati


I sahrawi stabilitisi nella città algerina di Tindouf fin dal 1975, vivono in condizioni “davvero drammatiche, e sono ancora oggi dimenticati dalla comunità internazionale”: lo ha detto l’Alto commissario dell’Onu per i rifugiati, Antonio Guterres, nel corso di una visita di solidarietà agli esiliati originari del Sahara occidentale, rifugiatisi nel sud dell’Algeria più di 30 anni fa, quando iniziò l’occupazione dell’ex-colonia spagnola da parte del Marocco. Si tratta - riporta l'agenzia Misna - della prima visita nella regione negli ultimi tre decenni da parte del maggiore responsabile dell’Alto commissariato per i rifugiati (Unhcr/Acnur). Parlando con i rifugiati incontrati negli accampamenti nella zona desertica di Tindouf e col primo ministro sahrawi, Abdelkader Taleb Omar, Guterres si è impegnato a migliorarne le condizioni di vita grazie a nuovi aiuti. Ringraziando il governo di Algeri - che sostiene il diritto all’autodeterminazione rivendicato dal Fronte Polisario - per la sua longeva ospitalità e protezione nei confronti dei rifugiati, Guterres ha sottolineato che “non esistono soluzioni umanitarie ai problemi umanitari, ma bensì soltanto soluzioni politiche”, evocando il necessario riavvio dei negoziati ufficiali tra le parti dopo il fallimento dei quattro ‘round’ precedenti. Dopo un anno e mezzo di interruzione dei negoziati ufficiali, lo scorso agosto durante colloqui informali tenuti a Vienna, le parti si sono impegnate ad incontrarsi nuovamente per sbloccare il processo negoziale. La seconda parte della visita ufficiale porterà Guterres a Rabat e a El Ayun, la capitale del Sahara Occidentale occupata dal Marocco. In conformità con la risoluzione 1754 del Consiglio di sicurezza dell’Onu, i sahrawi rivendicano un referendum attraverso il quale far valere il diritto all’autodeterminazione, mentre il governo marocchino è disposto a concedere alla regione solo un’autonomia amministrativa e politica. (R.P.)







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