Guatemala: dichiarato lo stato di calamità nazionale per fame e siccità
In un messaggio diffuso alla nazione per radio e televisione, il presidente Alvaro
Colom ha dichiarato lo “stato di calamità pubblica” per l’intero territorio nazionale
per affrontare la crisi alimentare provocata da un prolungato periodo di siccità che
ha già provocato un numero imprecisato di vittime nel cosiddetto ‘corredor seco’,
nella fascia orientale del paese. “Le conseguenze della crisi - riferisce l'agenzia
Misna - non colpiranno solo i sette dipartimenti del ‘corredor seco’ ma tutto lo Stato.
Questa decisione ci consentirà di avere accesso alle risorse della cooperazione internazionale
e di mobilitarne quelle del bilancio nazionale con più agilità” ha detto il presidente
rivolgendo un appello “a tutti i settori della vita nazionale affinché contribuiscano
ad affrontare questo grave problema e le sue diverse manifestazioni”. Se fino a ieri
le vittime accertate per fame risultavano 25, un ‘monitoraggio’ condotto dal ministero
della Sanità tra gennaio e luglio pubblicato dalla stampa locale porta oggi il bilancio
a 462, tra cui 54 bambini; almeno 54.000 sono le persone in qualche modo colpite e
400.000 potrebbero entro la fine dell’anno subire la stessa sorte, secondo proiezioni
ufficiali che hanno portato Colom a parlare di una “tragedia di dimensione storica”.
Secondo un recente studio della segreteria per la sicurezza alimentare negli ultimi
tre mesi il numero dei comuni a rischio è aumentato del 113% (passando da 1901 a 4059)
principalmente a causa della siccità che ha devastato fino al 90% dei raccolti di
mais e fagioli, elementi centrali della dieta dei guatemaltechi, in sette dipartimenti
tra i più poveri del paese; si calcola che praticamente tutti i guatemaltechi sotto
la soglia di povertà – il 50% dei 13,3 milioni di abitanti, prevalentemente indigeni
– siano a rischio di insicurezza alimentare. Il Programma Alimentare Mondiale dell’Onu
ha cominciato la distribuzione di 20 tonnellate di gallette ad alto valore nutritivo
in 164 comunità. (R.P.)