2009-09-09 14:56:30

Forse colpito da fuoco amico l’interprete del giornalista del New York Times liberato da un blitz


Potrebbe essere stato ucciso dal "fuoco amico", durante il blitz della Nato, l'interprete afghano del giornalista del New York Times, Stephen Farrell, liberato la scorsa notte in un'operazione militare dalle mani dei talebani che l'avevano rapito: è quanto si evince dal racconto reso dallo stesso Farrell per telefono al suo giornale. Intanto, potrebbero volerci mesi per conoscere i risultati delle elezioni presidenziali afghane, ha detto oggi il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Ian Kelly. Questi ha aggiunto che il processo elettorale in corso è un “buon” processo e “bisogna dargli una chance di riuscire. Per questo bisogna mostrare pazienza”.

Francia, Germania e GB propongono all’ONU una conferenza sull’Afghanistan
Francia, Germania e Gran Bretagna propongono al segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, lo svolgimento entro la fine dell'anno di “una conferenza ministeriale” sull'Afghanistan che “continui il riesame strategico recentemente avviato dalla Nato, sulla base della valutazione del comandante dell'Isaf”. Lo scrivono il presidente francese, Nicolas Sarkozy, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, e il premier britannico, Gordon Brown, in una lettera congiunta a Ban Ki-moon diffusa dall'Eliseo.

Medio Oriente
L'offensiva israeliana dell'inverno scorso contro Hamas nella Striscia di Gaza ha fatto circa 1.400 morti palestinesi, più della metà dei quali non erano combattenti. Lo ha annunciato oggi l'Ong israeliana B'Tselem, che ha pubblicato un bilancio rivisto dell'operazione "Piombo fuso". B'Tselem, che ha condotto sue proprie ricerche, afferma che 1.387 palestinesi sono rimasti uccisi durante le tre settimane di conflitto. Tra loro, si afferma, “almeno oltre 770 non hanno preso parte alle ostilità, compresi 320 minori e 109 donne”. Sempre secondo B'Tselem, i palestinesi hanno ucciso nove persone durante il conflitto: tre civili e un membro dei servizi di sicurezza israeliani sono morti per i lanci di razzi di gruppi armati palestinesi contro il sud di Israele da Gaza, e cinque soldati sono stati uccisi nella Striscia. Inoltre, l'offensiva israeliana nella Striscia di Gaza del dicembre-gennaio scorsi ha causato perdite economiche per quattro miliardi di dollari (2,79 miliardi di euro), secondo un rapporto della Conferenza delle Nazioni Unite per il commercio e lo sviluppo (Cnuced) pubblicato oggi. L'ammontare di queste perdite dirette e indirette rappresenta “tre volte le dimensioni dell'economia di Gaza”, ha rilevato il coordinatore del programma di assistenza della Cnuced al popolo palestinese, Mahmud Elkhafif, durante la presentazione del rapporto annuale. Resta da dire che un miliziano delle Brigate Ezzedin al-Qassam, braccio armato di Hamas, è morto ieri in un incidente avvenuto nella striscia di Gaza.

Barroso parla di una possibile forte coalizione in Europa
“Una larga e forte coalizione per l'Europa è possibile”. Con questa convinzione, il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Durao Barroso, è appena arrivato alla riunione del gruppo dei Socialisti e Democratici del Parlamento europeo per esporre il suo programma per i prossimi cinque anni. Al suo arrivo, il presidente uscente della Commissione Ue ha sottolineato che bisogna partire dal presupposto che “nessun partito da solo ha la maggioranza in parlamento ed è per questo che è necessaria una forte coalizione per l'Europa”. Barroso ha spiegato di presentarsi al gruppo S&D con “le sue idee e le sue esperienze”, rilevando che il gruppo dei Socialisti e Democratici è “una delle due più grandi famiglie politiche in Europa”.

Italia: Confindustria prevede 700 mila posti di lavoro persi tra fine 2008 e fine 2010
Confindustria stima che il numero delle persone occupate in Italia cali di 700 mila unità tra il quarto trimestre 2008 e il quarto trimestre 2010. È quanto prevede il Centro Studi dell'organizzazione che, nel dettaglio, vede 577 mila posti persi nel corso del 2009 e altri 120 mila nel 2010. L’attuale fase della crisi è non meno delicata e densa di incognite per il futuro del sistema produttivo italiano. L'autunno e l'inverno prossimo, afferma l'organismo, "saranno decisivi per molte imprese, incluse quelle tra le più innovative e dinamiche". Da questa estate, si osserva, si sono manifestati i segnali e le conferme di una positiva svolta congiunturale.

Grecia
Il leader dell'opposizione socialista greca (Pasok), Giorgio Papandreou, ha annunciato la presentazione di una 'Road Map' per uscire dalla crisi e creare “un nuovo stato sociale”. “È giunto il momento di lasciarci alle spalle il declino e mettere il Paese sulla via della ripresa”, ha detto Papandreou, mentre il Paese si prepara a elezioni anticipate il 4 ottobre dove i sondaggi predicono la vittoria del Pasok. Il leader socialista ha spiegato che il suo piano, che verrà dettagliato nei prossimi giorni, punta ad “un'equa redistribuzione della ricchezza” attraverso la riforma del sistema fiscale e la reintroduzione della tassazione sulle grandi proprietà immobiliari.

Zimbabwe: leader Africa Australe chiedono la cancellazione delle sanzioni
Si è concluso il summit regionale durato due giorni a Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo, durante il quale è stata chiesto dalla Sadc, l’organizzazione che riunisce i Paesi dell’Africa australe, la cancellazione totale ed incondizionata delle sanzioni internazionali che colpiscono lo Zimbabwe. Le sanzioni imposte da Washington a partire dal 2003 prevedono divieti nella concessione dei visti e il congelamento dei conti bancari intestati a dirigenti e manager ritenuti vicini al presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe. Tale misura è necessaria per rilanciare il governo di unità nazionale, stabilito lo scorso febbraio tra difficoltà e mesi di violenze. Grazie alla coalizione tra il presidente Mugabe e il leader politico dell’opposizione, Tsvangirai, il controllo dei prezzi è stato abolito e la moneta locale sostituita dal dollaro. Il risultato è stato il ritorno sul mercato delle merci di importazione, ma anche di prodotti locali quali granturco, pane, olio fiammiferi e carta igienica.

Darfur
L'inviato americano per il Darfur, Scott Gration, parte domani per il Sudan per una missione che lo vedrà impegnato fino al 14 settembre. Lo ha annunciato il Dipartimento di Stato Usa, precisando che Gration sarà anche nella martoriata regione sudanese.

Almeno 15 persone uccise in Gabon negli scontri dopo le elezioni
Sarebbero almeno quindici le vittime delle violenze scoppiate in Gabon per la contestata elezione a presidente di Ali Ben Bongo, figlio dell'ex presidente Omar Bongo, che aveva governato il Paese ininterrottamente per oltre 42 anni. Lo ha annunciato Pierre-Andrè Kombila, deputato dell'opposizione, secondo il quale il bilancio finale potrebbe ammontare a decine di morti. Secondo Kombila, ci vuole una “inchiesta internazionale”. Le contestazioni di piazza erano iniziate giovedì scorso, dopo l'annuncio delle vittoria di Ali Ben Bongo nelle elezioni presidenziali dello scorso 30 agosto.

Riprendono domani a Nicosia i colloqui sulla riunificazione di Cipro
Ripresa domani a Nicosia dei colloqui sulla riunificazione di Cipro, tra il presidente greco-cipriota, Christofias, ed il leader turco-cipriota, Talat. Si tratta del primo incontro dallo stop diplomatico della scorsa settimana, in seguito ad uno scontro diplomatico, scoppiato dopo che ad un gruppo di pellegrini greco-ciprioti è stato impedito, per motivi burocratici, di partecipare ad una cerimonia religiosa nel nord dell’isola. A questo punto, si può dire superato quell’episodio? Salvatore Sabatino lo ha chiesto a Furio Morroni, responsabile della sede Ansa di Ankara:RealAudioMP3

R. - Decisamente, direi di sì. Probabilmente, si è trattato di una scusa per esrcitare delle pressioni a vicenda. Penso comunque - come anche diversi analisti ritengono - che la ripresa sarà positiva. I due leader hanno dalla loro parte una forte amicizia personale, a parte una comunanza anche ideologica: Talat ha origini politiche socialiste e Christofias comuniste. Si sono scambiati nel frattempo diverse visite: hanno cominciato ad incontrarsi nel settembre dell’anno scorso. Quindi, i due leader hanno la volontà di arrivare possibilmente, per i primi dell’anno prossimo, ad un referendum che possa portare le due comunità ad accettare la riunificazione di Cipro. Naturalmente, entrambi devono fare i conti anche con le opposizioni interne, che non vedono di buon occhio il progetto.

 
D. - Concretamente, cosa possiamo attenderci invece da questo incontro?

 
R. - Intanto, loro riparleranno senz’altro di amministrazione: cioè, di come suddividere la gestione del potere della nuova Cipro unificata, qualora, si spera, nascesse. E comunque, il punto cruciale sono i risarcimenti sulle proprietà. Ricordiamo che ci sono stati 200 mila greco-ciprioti, fuggiti davanti all’invasione militare turca, che hanno lasciato nella parte settentrionale terreni, case, proprietà e queste oggi, a distanza di 35 anni, valgono milioni di euro. La restituzione è difficile, in quanto molte proprietà sono state occupate, molte case sono state demolite, ricostruite e rivendute a terzi. Quindi, è quello, secondo me, il punto grave: chi restituisce a chi.

 
Usa: sulla riforma sanitaria non è stato ancora raggiunto l’accordo
“Sono aperto a nuove idee sulla riforma sanitaria pur di arrivare a ottenere qualcosa entro l’anno”. Lo ha detto il presidente americano, Barak Obama, in un’intervista alla Abc. Ma Obama è intervenuto sullo stesso tema con un discorso al Congresso. Nel discorso di stasera al Congresso e alla Nazione Obama ha affermato che farà in modo che “repubblicani e democratici capiscano che non si tratta di essere nè rigidi né ideologici, ma che si intende ottenere qualcosa entro quest’anno”. Obama non gode dell’appoggio parlamentare necessario per avviare la riforma sanitaria, atta a garantire una copertura ai quasi 50 milioni di americani privi di assicurazione. Per la riforma sanitaria si profila però un percorso difficile, il cui epilogo è ostacolato dai rappresentanti dalla Commissione del Congresso, composta da tre democratici e tre repubblicani. Tra questi spicca il democratico, Max Baucus, cha ha avanzato la proposta al Senato di sostituire l’agenzia pubblica caldeggiata da Obama con una cooperativa di utenti, inizialmente finanziata con fondi pubblici, con costi inferiori a quelli della soluzione della Casa Bianca. Si parla inoltre di ampliare la copertura per i più poveri e di tassare i contratti assicurativi di lusso. Il disegno di legge del democratico Baucus ha buone probabilità di rubare la scena all’ambizioso progetto del presidente americano, facendo leva anche sulla rinuncia alla "pubblica opzione", che secondo molti minerebbe la tenuta del sistema assicurativo privato, dando al governo federale troppo margine di manovra e aggrando il deficit.

In Argentina 14 morti per una tempesta anomala
Una tempesta di grandi proporzioni ha causato la scorsa notte la morte di almeno 14 persone in Argentina e nel sud del Brasile. La zona più colpita è quella di Santa Rosa, nella Pampa, dove 10 persone sono morte ed altre 50 sono rimaste ferite a causa della pioggia torrenziale accompagnata da venti superiori ai 100 chilometri orari. L'alluvione ha causato problemi al traffico persino a San Paolo del Brasile, a una distanza di 2 mila chilometri. Nel Brasile meridionale, quattro persone sono morte nel paese di Guaracicaba. Si parla anche di due morti non confermati nello Stato di San Paolo. Anche in Paraguay un migliaio di proprietà rurali hanno avuto il raccolto completamente distrutto. Il ministro argentino della Salute, Juan Manzur, ha raggiunto le zone più colpite dal cattivo tempo. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza)

 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 252

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