Pubblicate le date delle prossime Beatificazioni approvate dal Papa. Il 25 ottobre
sarà elevato agli altari don Carlo Gnocchi
L’Ufficio delle Celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice ha comunicato le date
dei riti di Beatificazione, approvate da Benedetto XVI, che avranno luogo nei prossimi
due mesi. Si tratta di cinque nuovi Beati: il religioso tedesco antinazista Eustachio
Kugler, che verrà beatificato domenica 4 ottobre a Ratisbona; il cardinale spagnolo
Ciriaco Maria Sancha y Hervás, beatificato a Toledo il 18 ottobre; don Carlo Gnocchi,
l’“apostolo dei mutilatini” fondatore dell’Opera Pro Iuventute, che sarà elevato
all’onore degli altari domenica 25 ottobre in Piazza Duomo a Milano. E ancora, il
vescovo martire ungherese Zoltán Lajos Meszlényi, beatificato ad Esztergom il 31 ottobre
e la religiosa Maria Alfonsina Danil Ghattas di Gerusalemme, che verrà beatificata
nella Basilica dell’Annunciazione a Nazareth il 22 novembre. Per un breve profilo
biografico dei nuovi Beati, il servizio di Alessandro Gisotti:
“L’Apostolo
dell'ospitalità”: è questa la formula che meglio definisce la vita e l’opera di Eustachio
Kugler, religioso dell'Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio, noto come Fatebenefratelli,
che operò al servizio dei più deboli e dei disabili fino alla sua morte, avvenuta
a Ratisbona nel 1946. Un impegno, questo, che lo accomuna alla figura luminosa di
un altro prossimo Beato: don Carlo Gnocchi. Nato nel 1902 a San Colombano, presso
Lodi, e ordinato sacerdote nel 1925, don Carlo maturerà durante la Seconda Guerra
Mondiale, vissuta al fronte come cappellano militare, l’idea di realizzare una grande
opera di carità che si concretizzerà nella "Fondazione Pro Juventute". E’ l’inizio
di una storia straordinaria: don Gnocchi accoglie i primi orfani di guerra e i bambini
mutilati. Diventa ben presto il “padre dei mutilatini”, una delle figure più amate
nell’Italia del Dopoguerra. Negli anni, si moltiplicano i centri di accoglienza e
riabilitazione che portano il suo nome. Don Carlo muore nel 1956 a causa di un terribile
tumore. Alle esequie partecipano centomila persone. Durante il rito, nel Duomo di
Milano, fu portato al microfono uno dei suoi piccoli che tra la commozione generale,
affermò: “Prima ti dicevo: ciao don Carlo. Adesso ti dico: ciao, san Carlo”. Sarà
presto elevato all’onore degli altari anche il vescovo e martire ungherese Zoltán
Lajos Meszlényi. Aveva giurato: “Mai abbandonerò Cristo Pastore fedele e la nostra
Chiesa”. Una promessa che mantenne fino all’effusione del sangue. Nel 1950, fu infatti
arrestato dalla polizia comunista e portato in un campo di concentramento dove morì
dopo ripetute torture. Un altro presule prossimo alla Beatificazione è il cardinale
spagnolo Ciriaco Maria Sancha y Hervás, che fu arcivescovo di Toledo dove morì nel
1909, dopo essersi impegnato al servizio dei poveri e aver fondato la Congregazione
delle Suore della Carità. Sarà beatificata infine Maria Alfonsina Danil Ghattas, al
secolo Maria Soultaneh, religiosa di Gerusalemme, cofondatrice delle Suore del Rosario,
ancora oggi molto attive, in particolare, per i cristiani della Palestina. Nata a
Gerusalemme nel 1843, morì nel 1927 dopo aver fondato un orfanotrofio ad Ain Karem
ed aver dato vita ad iniziative di sostegno per i bisognosi.