Alluvioni: si aggrava l'emergenza dal Senegal al Burkina Faso
Un “piccolo tsunami” e, ancora, “una catastrofe”: il quotidiano di Ouagadougou L’Observateur
definisce in questi termini le piogge torrenziali che hanno costretto circa mezzo
milione di persone a lasciare le loro case in Burkina Faso, Senegal e Niger. Secondo
Yvon Edoumou, portavoce dell’Ufficio dell’Onu per il coordinamento degli affari umanitari
(Ocha), ieri la situazione si è aggravata a Dakar e in Senegal in generale, con ormai
oltre 260.000 persone colpite a vario titolo. A preoccupare - riferisce l'agenzia
Misna - sono anche le previsioni meteorologiche, secondo le quali le piogge della
stagione umida potrebbero continuare due o tre settimane. In molte zone dell’Africa
occidentale perturbazioni intense e alluvioni sono eventi che si ripetono di anno
in anno con una certa regolarità. Diverso il caso del Niger e soprattutto della regione
centrale di Agadez, una delle più aride del paese. Secondo le ultime stime, in città
e nell’area circostante le piogge hanno danneggiato 3500 case e costretto 7000 persone
a lasciare le loro abitazioni. Dal Senegal al Burkina Faso e al Niger resta difficile
stimare il numero delle vittime; fonti Onu hanno riferito di almeno 70 morti. (R.P.)