Taipei rinuncia a chiedere seggio alle Nazioni Unite
Dopo 16 anni, Taiwan ha rinunciato a chiedere un seggio alle Nazioni unite, una notizia
interpretata dalla Cina come un segnale di distensione. Lo ha annunciato il portavoce
del ministro degli Esteri taiwanese, James Chang, secondo quanto riportato dal quotidiano
cinese China Daily. La richiesta, reiterata ogni settembre da Taiwan suscitando la
reazione stizzita della Cina, era stata sempre respinta dall'Onu. Pechino si oppone
infatti all'ingresso di Taiwan - che considera parte del suo territorio dalla guerra
civile del 1949 - in qualsiasi organismo internazionale composto da Stati. Secondo
quanto riportato dal China Daily, un funzionario del ministero degli Esteri taiwanese
ha affermato che la svolta è stata determinata da una volontà di ''riavvicinamento
alla Cina''. Gli esperti cinesi citati dallo stesso giornale lo interpretano come
un nuovo passo della politica conciliatoria inaugurata dal neo presidente taiwanese
Ma Ying-jeou. Dopo la sua elezione, nel maggio del 2008, Cina e Taiwan hanno avviato
un dialogo. Dal luglio dello scorso anno i cinesi possono raggiungere l'isola con
voli diretti. Taiwan, formalmente Repubblica di Cina, fu espulsa dalle Nazioni Unite
nel 1971 in favore della Repubblica Popolare Cinese. (R.G.)