Spagna. Per Dav è assurdo il progetto di riforma della legge sull'aborto
Uno studio di “Derecho a Vivir”, Dav (“Diritto a vivere”, piattaforma che si batte
a favore della vita del nascituro e delle donne incinte in Spagna), afferma che l'approvazione
in Parlamento del disegno di legge sull'aborto trasformerà la Spagna nel Paese europeo
che meno protegge la vita prenatale e che “stabilisce le peggiori garanzie del sistema,
nega informazioni alla donna e lascia senza protezione i bambini non ancora nati”.
Lo riferisce il Sir. Lo studio di Dav considera “assurdo” che il progetto di riforma
del governo “includa gli aspetti più permissivi delle legislazioni europee, ma non
le garanzie più rigorose”. La piattaforma denuncia che il ddl spagnolo contiene uno
dei termini più estesi presenti in Europa rispetto ai tempi in cui si può abortire
e non informa a sufficienza le donne sulle conseguenze fisiche e psichiche di un aborto.
Secondo Carlos Vidal, costituzionalista e membro del comitato giuridico di Dav, “la
nuova legge non proteggerà la donna incinta, diversamente dagli altri Paesi europei”.
Per la portavoce di Dav, Gádor Joya, questo progetto di legge contiene un'aggressività
maggiore rispetto all'attuale legislazione e favorisce maggiormente “gli impresari
dell'aborto”. Intanto, il presidente de Hazteoir.org, Ignacio Arsuaga, spera in una
alta partecipazione alla manifestazione a favore della vita e della maternità del
17 ottobre.