Il cardinale Bergoglio: lottare contro schiavitù, esclusione ed emarginazione
“Vale la pena lottare affinché non vi sia più schiavitù” e ‘gridare’ perché questa
infernale macchina di esclusione ed emarginazione cambi il cuore”. È quanto ha affermato
il cardinale Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires e primate dell’Argentina,
durante la Santa Messa celebrata il 4 settembre nella Plaza Costitución, in occasione
dell’Anniversario della Convenzione internazionale dei Diritti dei lavoratori immigrati
sul tema “Con speranza, denuncia ed impegno, per una società giusta, libera e degna
per tutti”. Lo riferisce Fides. Il cardinale ha espresso la sua vicinanza e solidarietà
con tutte quelle persone che soffrono situazioni di schiavitù o che subiscono emarginazione
in città. “Dobbiamo lottare tutti uniti”, perché si possa intraprendere il cammino
che porta alla giustizia. “Gridiamo con forza e senza paura. No alla schiavitù, no
a bambini, uomini e donne considerati come materiale di scarto”, ha aggiunto l’arcivescovo
di Buenos Aires. “Vogliono toglierci la forza, rubarci la dignità” da qui la necessità
di rimanere uniti “per avere meno schiavi”. Tra le cause che fomentano la schiavitù
nel Paese vi è senz’altro, secondo il porporato, la diffusione della corruzione. Si
assiste purtroppo ad una città che “non si accorge di vendere i suoi stessi figli,
li esclude e li schiavizza”, insomma “li scarta e li tratta come merce”. Nel corso
della celebrazione, offerta per tutte quelle donne riscattate dalla rete della prostituzione,
per le vittime dello sfruttamento lavorativo e per quanti sono stati costretti a lavorare
in clandestinità, durante l’offertorio alcune donne hanno portato all’altare una borsa
confezionata da sarte uscite dal lavoro sommerso, ed una rete con le fotografie di
donne scomparse, vittime di organizzazioni criminali. Per il secondo anno consecutivo,
la Santa Messa presieduta dal cardinale Bergoglio è stata organizzata dalle Suore
Oblate del Santissimo Redentore, dalle parrocchie del Decanato Boca-Barracas-Cositución
e dal Dipartimento di Migrazione dell’Arcivescovado di Buenos Aires. Alla celebrazione
erano presenti, tra gli altri, la Cooperativa “La Alameda” e il Movimento di Lavoratori
Esclusi (MTE), organizzazioni impegnate nella denuncia di casi di sfruttamento e tratta
delle persone.