Il cardinale Kasper: nel dialogo ecumenico il futuro dell'Europa
L’Occidente e l’Oriente cristiano uniti indissolubilmente, Roma e Costantinopoli due
“polmoni” con cui oggi la Chiesa tutta respira e vive. Una visione rinnovata di comunione
e sintesi è ciò che emerge dalle parole del cardinal Walter Kasper presidente del
Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, nel corso del congresso
Renovabis 2009 a Frisinga, in Germania, durante il quale viene affrontato il tema
del dialogo ecumenico come unica via possibile per garantire all’Europa un futuro.
Secondo la riflessione del cardinale Kasper le radici della comune fede cristiana
affondano in Oriente: dall’Oriente è nata la luce grazie alla quale l’Occidente ha
potuto crescere e svilupparsi. “Sebbene Est e Ovest abbiano accolto il cristianesimo
fin dall'inizio in forma diversa e sebbene nel primo secolo si siano verificati differenti
sviluppi e molte tensioni e scismi -scrive il cardinale Kasper- ci si sentiva e ci
si considerava un'unica cristianità e un'unica Chiesa. Est e Ovest condividono ancora
oggi un'unica immagine cristiana dell'uomo, la dignità inalienabile di ogni essere
umano e la sua unione solidale nella famiglia, in un solo popolo e in una sola umanità.
Entrambe si schierano a favore del rispetto reciproco fra le culture e le religioni
e per la giustizia e per la pace nel mondo. Dopo l'unità nel primo secolo e la divisione
nel secondo, ci viene trasmessa nel terzo una nuova unità pur nella diversità. “L'Ovest
e l'Est oggi – sottolinea il porporato- non possono né assorbirsi né integrarsi reciprocamente,
ma possono sempre sviluppare insieme ciò che hanno in comune, lasciando agire lo
Spirito Santo. Per questo il movimento ecumenico del XX secolo, rispetto al processo
di estraniamento durato mille anni, ha avviato un processo di riconciliazione”. Dunque
la linea da seguire è quella di sviluppare una proficua collaborazione tra la Chiesa
cattolica e le Chiese ortodosse, perfezionando gli strumenti istituzionali per realizzare
l’unità. “L’ecumenismo conclude il cardinale Kasper - non è più un lusso, che va
ad aggiungersi alla normale attività ecclesiale e pastorale, ma un dovere essenziale
e al contempo molto attuale della Chiesa e di tutti i cristiani. Oggi si tratta
di una condizione fondamentale affinché l'Europa, la nostra Europa possa avere un
futuro”. (C.S.)