I commenti internazionali sulla strage di civili in Afghanistan
La comunità internazionale si interroga dopo il bombardamento delle forze Nato che
nel nord dell’Afghanistan ieri hanno provocato almeno 90 morti gran parte dei quali
civili. Molti leader hanno espresso il loro pensiero su un evento che in alcuni ha
suscitato sconcerto e deprecazione. Il servizio di Giancarlo La Vella:
Nel villaggio
nella regione settentrionale di Kunduz è scoppiato l’inferno quando ieri aerei Nato
hanno bombardato due cisterne cariche di carburante provocando la fortissima esplosione
che, oltre a decine di talebani, ha coinvolto mortalmente anche molti civili. Nella
marea di commenti seguiti a quanto successo, innanzitutto quello della Casa Bianca:
“Gli Stati Uniti esprimono forte preoccupazione”, è stato detto. Si tratta di una
tragedia che non possiamo accettare, perché siamo in Afghanistan per difendere la
sicurezza e la pace e non per provocare la morte di civili. Questa la reazione del
ministro degli Esteri italiano Franco Frattini durante il vertice informale europe
di ieri. Un episodio terribile, ha detto l’Alto rappresentante della politica estera
della Unione, Javier Solana. La Francia chiede chiarimenti e definisce l’atto un grosso
errore, mentre sono state avviate due inchieste: quella della Nato e dell’Afghanistan,
il cui presidente, Karzai, ha giudicato inaccettabile per qualsivoglia motivo colpire
i civili. Di segno opposto le dichiarazioni di Berlino. Il ministro della Difesa di
Berlino, Josef Jung, ha giustificato il raid aereo della Nato richiesto proprio dalle
truppe tedesche pressate dai ribelli talebani. Intanto, in Afghanistan è stata rinviata
la pubblicazione dell'ultima tranche dei risultati elettorali. Idati, previsti per
oggi, si conosceranno solo domani o lunedì.