2009-09-02 15:04:57

Argentina: commemorati i 160 anni di presenza della Pontificia Opera Missionaria


Come ogni anno le Pontificie Opere Missionarie dell’Argentina hanno celebrato in tutto il Paese, durante l’intero mese di agosto, il “Mese dell’Infanzia e dell’Adolescenza Missionaria” (IAM). La Giornata Missionaria nazionale si è tenuta domenica 23 agosto, sul tema “160 anni di amicizia con Gesù… seminando Vita in Argentina”. In occasione del 160.mo anniversario, Benedetto XVI ha fatto giungere a tutti membri la sua benedizione apostolica attraverso un messaggio firmato dal Segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone. Rivolgendosi ai bambini, agli adolescenti e agli animatori dell’IAM, il Papa li “raccomanda fervidamente nella sua preghiera, chiedendo a Dio che questo evento rappresenti un forte stimolo affinché si incrementi il loro ardore evangelizzatore e siano sempre più discepoli autentici di Gesù Cristo”. La ricorrenza di quest’anno ha rivestito un “valore singolare”, si legge nel Messaggio scritto per l’occasione dal direttore nazionale delle pontificie Opere Missionarie dell’Argentina, padre Osavaldo Leone. La Giornata ha proposto “a bambini ed adolescenti di tutte le diocesi, un programma di vita fondato sulla preghiera, sul sacrificio e su gesti concreti di solidarietà, come cammino di formazione dei discepoli missionari di Gesù” e per diventarlo “in una relazione di amicizia con i bambini e gli adolescenti del mondo intero”. “Sappiamo bene – si legge nel documento inviato all’agenzia Fides - che questo impegno di missione e di solidarietà non si limita ad alcune settimane, ma si estende a tutta la vita”. Per questo, occorre ancora una volta aprire gli animi per “rispondere generosamente alle innumerevoli richieste di aiuto che ci giungono dai Paesi più poveri del nostro”. Fortunatamente, “esistono storie bellissime di ragazzi che, per aiutare i loro amici, si sono immedesimati nel dolore e nelle sofferenze di moltissimi altri ragazzi come loro; per liberarli dall’obbligo della lotta, hanno rinunciato a un gioco o ad un divertimento costoso; e per finanziare i libri del catechismo o per costruire scuole in zone di missione si sono impegnati a realizzare differenti forme di lotteria” scrive ancora il padre Leone. Quindi, tutti sono chiamati a “partecipare a questo miracolo” ed è proprio “nei bambini e negli adolescenti più bisognosi” – si legge ancora nel testo - che “possiamo riconoscere il Volto di Gesù”, allo stesso modo in cui vissero “grandi missionari come Francesco Saverio, Matteo Ricci, Charles de Foucauld, Madre Teresa di Calcutta e tanti altri”. A conclusione del Messaggio viene ricordata la pratica del Rosario missionario, con la decina “bianca” per l’Europa, “affinché sia capace di recuperare la forza evangelizzatrice che ha generato tante Chiese”; la decina “gialla” per l’Asia, “affinché brulichi di vita e di gioventù”; la decina “verde” per l’Africa, “provata dalla sofferenza ma disponibile all’annuncio”; la decina “rossa” per l’America, “promessa di nuove forze missionarie” e la decina “azzurra” per l’Oceania, “che attende una maggiore diffusione del Vangelo”. (A.L.)







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