L'Istituto di politica familiare (Ipf) spagnolo ha denunciato che la Spagna è il Paese
dell'Unione europea dove c'è stato un maggior aumento di aborti negli ultimi 10 anni
di cui si dispongono i dati (1997-2007). Nell'Unione europea, ricorda l'Ipf, nel 2007
sono stati praticati un milione e 200mila aborti e dal 1997 a due anni fa sono stati
13 milioni i bambini non nati a causa dell'aborto. Mentre in Germania e Italia o nei
Paesi dell'allargamento si è ridotto in forma considerevole il numero degli aborti,
in Spagna in questo periodo si è verificato un aumento del 126%. Nel Paese iberico
- riferisce l'agenzia Sir - sono stati almeno 112.138 gli aborti nel 2007; 15.307
di questi, cioè il 13,65%, hanno riguardato adolescenti. “Se a questa situazione aggiungiamo
che il Governo ha progettato una riforma della legge sull'aborto che farà incrementare
ulteriormente gli aborti, la Spagna diventerà nei prossimi anni il Paese dell'Unione
europea con più aborti”, afferma Eduardo Hertfelder, presidente dell'Ipf. Il milione
e 200mila aborti che si producono ogni anno in Europa costituiscono, secondo Hertfelder,
“una delle cause dell'inverno demografico che si registra nel Vecchio Continente”.
Inoltre, il fatto che una gravidanza su cinque finisca in aborto e che ci siano 176mila
aborti tra adolescenti ogni anno “evidenzia che le politiche delle amministrazioni
non siano adeguate” in questo campo. (R.P.)