Cambiamenti climatici: l'Africa a Copenhagen con una posizione comune
È l’Etiopia il paese incaricato dall’Unione Africana (UA) di coordinare le richieste
dei paesi africani in vista del vertice di Copenhagen previsto a dicembre, dove dovrà
essere approvato un nuovo trattato sulle emissioni di gas serra che sostituisca il
Protocollo di Kyoto, in scadenza nel 2012. Lo hanno deciso i capi di stato e di governo
riuniti a Tripoli per un vertice “straordinario” dell’UA. I partecipanti all’incontro
hanno ribadito la richiesta di 46 miliardi di euro l’anno per far fronte agli effetti
dei cambiamenti climatici. “La posizione comune dei paesi africani sul clima – ha
detto il presidente algerino Abdelaziz Bouteflika all'agenzia Misna – attesta la volontà
di parlare con un’unica voce nelle arene internazionali e dimostra la profonda consapevolezza
del continente per il ruolo che deve svolgere per garantire i diritti allo sviluppo
e alla prosperità dei suoi popoli”. La scelta di una posizione comune, scrive oggi
il quotidiano nigeriano ‘Business Daily’, aiuterà l’Africa a ottenere un risultato
positivo in qualsiasi futuro accordo, ma i grandi temi devono essere tradotti in proposte
concrete e dettagliate prima di raggiungere il tavolo delle trattative. I prossimi
negoziati, prima della conferenza di Copenhagen, si terranno a Bangkok il 28 settembre
e il 2 novembre a Barcellona; ulteriori colloqui avranno però luogo durante il vertice
dei capi di stato e di governo convocato dal Segretariato generale delle Nazioni Unite
il 22 settembre a New York, colloqui a cui parteciperanno rappresentanti dei 192 stati
membri dell’Onu. (R.P.)