Elezioni politiche in Giappone: l'opposizione democratica in testa sui liberali nei
primi exit poll
Con la conquista di circa 315 seggi sui 480 del Parlamento, l'opposizione democratica
è in testa sui liberali di Taro Aso nelle elezioni politiche giapponesi. È quanto
emerge dai primi exit poll a poco più di un’ora dalla chiusura delle operazioni di
voto. Sembrerebbero dunque confermati i sondaggi della vigilia che prevedevano una
rivoluzione politica, con il partito democratico che otterrebbe la maggioranza assoluta.
A pesare sul voto di oltre cento milioni di elettori la peggiore crisi economica dal
dopoguerra a questa parte. Da Tokyo Pier Giorgio Pescali:00:01:19:94
I
sondaggi non lasciano speranza ai liberal-democratici di Taro Aso che, divisi tra
loro e senza una vera leadership, vedrebbero perdere la maggioranza per la prima volta
dopo 54 anni. Favorito d’obbligo è il Partito Democratico di Yukio Hatoyana, che conquisterebbe
circa 320 dei 480 seggi disponibili. Al terzo posto si confermerebbe il New Komeito
Party, appoggiato dalla Sokka Gakkai. Il Giappone, attanagliato dalla più profonda
crisi economica e sociale mai subita dal dopoguerra, sta cercando di ritrovare la
vivacità che negli anni Sessanta lo aveva portato a divenire una delle nazioni leader
in campo tecnologico. Una burocrazia asfissiante e una classe politica inefficiente
e corrotta, hanno anchilosato l‘intero sistema socio economico. La disoccupazione
ha raggiunto il livello record del 5,7% e sono in molti a non riuscire a pagare i
contributi sociali, andando ad infoltire la massa dei senzatetto, che ha sfondato
le 40 mila unità. La sfiducia nel futuro ha inciso anche sulla denatalità: solo il
13,5% dei 127 milioni di giapponesi ha meno di 14 anni. Il responso delle urne dirà
a chi si affideranno i giapponesi affinché possano rivedere il sole levarsi all’orizzonte.