Benedetto XVI all’Angelus esorta i Paesi industrializzati a tutelare il Pianeta. Santa
Monica esempio di amore coniugale, terreno fertile per le vocazioni religiose
Il Papa richiama i Paesi industrializzati a cooperare per il futuro del Pianeta e
perché non siano i più poveri a pagare il prezzo più alto dei cambiamenti climatici.
Al centro della sua catechesi all’Angelus, recitato nella residenza estiva di Castel
Gandolfo, l’esempio mirabile di Santa Monica e l’amore coniugale via per la santità
e terreno fertile per la vocazione religiosa dei figli. Il servizio di Roberta
Gisotti. “La
storia del Cristianesimo - ha ricordato Benedetto XVI - è costellata di innumerevoli
esempi di genitori santi e di autentiche famiglie cristiane, che hanno accompagnato
la vita di generosi sacerdoti e pastori della Chiesa". Il Papa ha rievocato l’esempio
di Santa Monica, festeggiata tre giorni fa, madre di Sant’Agostino che “non smise
mai di pregare per lui e per la sua conversione ed ebbe la consolazione di vederlo
tornare alla fede e ricevere il battesimo”. Commoventi ed edificanti - ha osservato
il Santo Padre - gli ultimi colloqui spirituali tra il figlio e Monica, “più che
madre sorgente del suo cristianesimo”, colei che lo aveva “generato due volte” soleva
ripetere Agostino. Tra le famiglie esemplari, il Papa ha citato
ancora quelle dei santi Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno, e vicino a noi i coniugi
Luigi Beltrame Quattrocchi e Maria Corsini, vissuti tra la fine dell’800 e la metà
del ‘900, beatificati da Giovanni Paolo II, in coincidenza con i 20 anni dell’esortazione
apostolica Familiaris consortio, dedicata al matrimonio e ai compiti della famiglia. “Quando
i coniugi si dedicano generosamente all’educazione dei figli, guidandoli e orientandoli
alla scoperta del disegno d’amore di Dio, preparano quel fertile terreno spirituale
dove scaturiscono e maturano le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata. Si
rivela così quanto siano intimamente legati e si illuminino a vicenda il matrimonio
e la verginità, a partire dal loro comune radicamento nell’amore sponsale di Cristo”. Poi
l’invito a rivolgere tutti una speciale preghiera, nell’Anno sacerdotale, a Giovanni
Maria Vianney. “..preghiamo perché, ‘per intercessione del
Santo Curato d’Ars, le famiglie cristiane divengano piccole chiese, in cui tutte le
vocazioni e tutti i carismi, donati dallo Spirito Santo, possano essere accolti e
valorizzati’”. Dopo la recita dell’Angelus Benedetto
XVI ha rivolto un appello in vista della prossima Giornata per la salvaguardia del
Creato, che sarà celebrata il 1 settembre, “un appuntamento significativo - ha sottolineato
– di rilievo anche ecumenico”, che ha per tema l’aria “elemento indispensabile per
la vita”. “…esorto tutti ad un maggiore impegno per la tutela
del creato, dono di Dio. In particolare, incoraggio i Paesi industrializzati a cooperare
responsabilmente per il futuro del pianeta e perché non siano le popolazioni più povere
a pagare il maggior prezzo dei mutamenti climatici”.