2009-08-27 15:57:05

Dieci anni fa, la morte di Dom Helder Camara, figura indimenticata della Chiesa e della società brasiliana. Intervista con il cardinale Scherer


Ricorre oggi il 10.mo anniversario della morte di Dom Helder Camara, arcivescovo di Olinda e Recife, in Brasile. Il Paese celebra anche il centenario della nascita del presule, avvenuta nel 1909, e per l'occasione la Chiesa brasiliana ha promosso una serie di iniziative per ricordare la sua figura di un pastore molto amato, sempre vicino agli ultimi e strenuo difensore del diritto alla vita. Silvonei Protz ha chiesto al cardinale Odilio Scherer, arcivescovo di San Paolo, quali sono stati i tratti distintivi di Dom Helder Camara:RealAudioMP3

R. - E' stato una figura straordinaria, un uomo sensibile, un poeta, un mistico. Aveva un senso molto fine della politica, per fare proprio della buona politica. Ricordiamo poi un Dom Helder Camara legato alla fondazione della Conferenza internazionale dei vescovi. Era un padre conciliare molto attivo, capiva dove andavano le cose nel Concilio Vaticano II e inoltre era molto legato anche alla difesa dei diritti umani, della dignità della persona, soprattutto durante il periodo della dittatura militare - nella metà degli anni Sessanta fino all’inizio degli anni Ottanta. E’stato un grande difensore delle libertà democratiche, dei diritti umani e della dignità della persona contro la persecuzione da parte dei politici, contro la tortura, contro la mancanza delle libertà democratiche. Ha denunciato anche varie situazioni di povertà ed ha lavorato molto su quest’idea dell’opzione preferenziale per i poveri, opzione che è divenuta poi uno dei propositi nella Conferenza di Puebla. Ricordiamo Dom Helder con grande gioia e riconoscimento: lui era anche una luce nella storia della vita della Chiesa e della società brasiliana.
 
D. - Che eredità lascia alla Chiesa brasiliana e a quella di tutto il mondo?
 
R. - La difesa dei poveri, dei diritti umani, delle libertà civili, l’amore per la Chiesa che egli voleva inserita nelle realtà vive della società. Quindi, non una Chiesa distante dalla vita della gente ma una Chiesa interessata ai problemi concreti delle persone, dove poter annunciare la parola di Dio e testimoniare la carità e la misericordia di Dio. (Montaggio a cura di Maria Brigini)







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