Da oggi a L’Aquila Simposio di apertura dell’Anno Celestiniano
Inaugurato stamani a L’Aquila il Simposio d’apertura dell’Anno Celestiniano, giubileo
voluto dalla Conferenza episcopale abruzzese-molisana in occasione degli 800 anni
dalla nascita di Celestino V. Ad avviare i lavori - riferisce l’agenzia Sir - è stato
mons. Giuseppe Molinari, arcivescovo del capoluogo abruzzese. Gli anni in cui Celestino
venne eletto Papa nel Conclave di Perugia sono stati “anni difficili per la Chiesa,
di conflitti e fratture”, ha rilevato il presule, che ha paragonato quella situazione
“alla difficoltà che oggi vive la città de L’Aquila, colpita dal terremoto”. “In questo
momento - ha spiegato - a noi aquilani la figura di Celestino offre una parola di
fede ancora più grande e di speranza”, invitandoci ad “essere più uniti di prima in
un momento in cui la città compatta deve muoversi verso la sua rinascita”. Parlando
della figura di Celestino, mons. Molinari ha anche sottolineato gli errori che spesso
vengono fatti parlando del Santo. “Molti libri - ha concluso l’arcivescovo - continuano
ad associare, sulla scia di certi programmi televisivi, la figura di Celestino a quella
dei Templari. Sono pagine che ci portano lontano dalla vera figura di un uomo che
ci chiama alla santità e alla conversione”. La figura di Celestino e della sua Perdonanza,
l’indulgenza plenaria concessa il giorno della sua incoronazione a Papa nel 1294,
sarà al centro degli interventi che si susseguiranno nel Simposio fino a domani. Tra
i relatori, mons. Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone, ed Ernesto Olivero, fondatore
del Sermig, arsenale della Pace di Torino. “Siamo qui oggi - ha osservato il moderatore
dei lavori, don Luigi Epicoco - per raccogliere l’eredità di Celestino V anche nei
tempi duri che stiamo vivendo. Tempi non solo di fatica ma anche di progetti ed opportunità,
in cui dobbiamo trovare il modo di guardare avanti, ricostruendo la città degli uomini
alla luce della Perdonanza celestiniana”. Durante l’Anno celestiniano, le spoglie
del Santo sranno portate in pellegrinaggio in tutte le diocesi della Conferenza episcopale
abruzzese-molisana fino al loro ritorno a L’Aquila per la chiusura del Giubileo il
29 agosto 2010. (R.G.)