Portogallo: veto presidenziale alle unioni di fatto. Soddisfazione dei vescovi
Il presidente della Repubblica portoghese, Ánibal Cavaco Silva, ha deciso di non promulgare
il decreto-legge n. 349/X concernente una modifica della Legge n. 7/2001 sulle unioni
di fatto, rimandando tale proposta al Parlamento. Il capo di Stato portoghese – rende
noto il Sir - ha dichiarato che “una tendenziale equiparazione tra due entità diverse,
quali sono il matrimonio e l’unione di fatto, può convertirsi in una limitazione della
libertà di scelta dei cittadini. In mancanza di una chiara definizione del regime
giuridico dell’unione di fatto si corre il rischio di trasformare questa realtà sociale
in una sorta di para-matrimonio, di proto-matrimonio o di matrimonio di secondo piano”.
Per il presidente portoghese, “in mancanza di un dibattito approfondito e maturo su
una materia che genera controversie sulla adozione di un modello giuridico che si
avvicini o si distingua chiaramente dal matrimonio, non è opportuno procedere a qualunque
alterazione legislativa”. In un intervento a Rádio Renascença, mons. Jorge Ortiga,
presidente dei vescovi portoghesi, ha espresso soddisfazione per la decisione: “Se
si vuole legiferare sulle unioni di fatto, lo si faccia, ma non si può equipararle
al matrimonio. Si deve trattare questa problematica con meno precipitazione e con
il totale coinvolgimento della società portoghese”. (A.L.)