La dichiarazione di mons. Antonio Maria Vegliò in tema di immigrazione: le mie affermazioni
sono a nome della Santa Sede
In materia di immigrazione, e in particolare per ciò che riguarda la dignità dei migranti
che richiedono asilo, negli ultimi giorni alcuni esponenti politici italiani hanno
duramente contestato alcune affermazioni rilasciate ai media vaticani dall’arcivescovo
Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale dei Migranti
e degli Itineranti. Da parte sua, il ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini,
ha affermato oggi in un’intervista di aver vissuto “da cattolico” questa situazione
“con qualche dispiacere a qualche imbarazzo”. Tuttavia, ha aggiunto, l'Italia - “e
lo dimostreremo coi fatti - è il Paese che ha salvato il maggior numero di vite in
mare, operando coi fatti nel senso proprio voluto dal Vaticano”. Lo stesso mons. Vegliò
è intervenuto nella vicenda con una nuova precisazione, che Alessandro De Carolis
riferisce nel dettaglio:
"In seguito
alla mia dichiarazione alla Radio Vaticana di sabato 22 corrente, pubblicata su L’Osservatore
Romano del 23 agosto, circa la morte di numerosi migranti nel Mediterraneo, il Ministro
Roberto Calderoli, secondo l’Agenzia A.G.I., avrebbe detto: 'Le parole sugli immigrati
pronunciate da monsignor Vegliò non sono quelle del Vaticano e della CEI da cui, anzi,
spesso, lo stesso Vegliò è stato poi contraddetto'.
"Al
riguardo - afferma mons. Vegliò - con tutto il rispetto possibile e per amore di verità,
vorrei asserire che: come Capo Dicastero ho il grande onore di fare dichiarazioni
a nome della Santa Sede, mai sono stato contraddetto dalla Santa Sede, mai sono stato
contraddetto dalla Conferenza Episcopale Italiana. Forse - osserva il presule - il
Signor Ministro aveva in mente altre situazioni o si riferiva a qualcun altro".
"È
poi inaccettabile e offensivo - continua il capo dicastero vaticano - quanto viene
riportato più avanti nella dichiarazione del Ministro, quasi che io sia responsabile
della morte di tanti poveri esseri umani, inghiottiti dalle acque del Mediterraneo.
La mia dichiarazione - conclude mons. Vegliò - partiva solo da un fatto concreto,
tragico: la morte di tante persone, senza accuse, ma chiamando tutti alla propria
responsabilità".